Oggi vedere seconde o terze maglie colorate è quasi un'abitudine per i tifosi. Ma nel 1973, per lo spareggio di Vicenza per salire in B tra Udinese e Parma, vedere i bianconeri vestiti con una casacca color pisello mise subito sul chi va là le migliaia di tifosi che seguivano la partita sia dallo stadio veneto sia da Udine. Il perché è una curiosità: i friulani furono nell’occasione sono stati costretti a indossare quella maglia, recuperando in fretta e furia, poco prima della gara, mute che non facevano parte del proprio guardaroba ufficiale.
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Parma-Udinese, lo spareggio del ’73 e la maglia verde
Il perché è una curiosità: i friulani furono nell’occasione sono stati costretti a indossare quella maglia, recuperando in fretta e furia, poco prima della gara, mute che non facevano parte del proprio guardaroba ufficiale.
L’Udinese dovette rinunciare al suo tradizionale bianconero a strisce verticali in sede di sorteggio, perché si sarebbe confuso con i colori del Parma bianconero Crociato, ma la maglia di riserva che si erano portati da Udine, biancorossa identica a quella utilizzata dall’Ajax, non fu accettata dalla Federazione. Il motivo ? Si pensava che il biancorosso, tinte sociali del Lanerossi Vicenza, che ospitava la partita nel proprio stadio potessero essere considerato un “omaggio” al pubblico di casa.
Nemmeno dirlo: l'Udinese perse, la maglia verde da allora è sinonimo di iella.
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