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Pazienza: “Grazie all’Udinese per avermi fatto esordire, alla Juve all’apice della mia carriera ma davanti avevo mostri sacri”

Il giocatore ha parlato

Redazione

UDINE - L'Udinese non ha chiuso nel migliore dei modi la stagione, uscendo sconfitta dall'ultima partita dell'anno in casa contro il Benevento per 0-2. I bianconeri sono ora al lavoro per preparare la ripresa del campionato, che li vedrà affrenare a Torino tra le mura dell'Allianz Stadium la Juventus, ferita dalla sconfitta contro i viola nell'ultima partita di campionato, che ha segnato la discesa dei bianconeri in classifica a meno 10 dal Milan capolista.

In vista della sfida, l'ex giocatore di Juventus e Udinese Michele Pazienza, ha parlato intervistato dai microfoni di Tuttomercato Web, ai quali ha presentato la sfida che andrà in scena il 3 gennaio, ricordando anche il suo passato nelle sue squadre.

“I ricordi più belli li ho sicuramente con l’Udinese. Prima di tutto perché mi ha permesso di esordire in Serie A, mi hanno acquistato a vent’anni e mi hanno dato questa possibilità. Poi a Udine ho avuto la fortuna di conoscere mia moglie e lì è nata la mia prima figlia. Alla Juve sono arrivato che ero all’apice della mia carriera ma pur essendo nel mio momento migliore non sono riuscito a esprimermi al meglio e come volevo perché davanti avevo dei mostri sacri come Pirlo, Marchisio e Vidal. In quegli anni era uno dei reparti di centrocampo più forti di tutta Europa."

"La Juve partirà con l’intenzione di imporre il proprio gioco e di schiacciare l’Udinese nella metà campo difensiva perché è il suo modo di giocare e di interpretare il calcio. Nelle ultime uscite, esclusa quella con la Fiorentina, ha lavorato molto bene con l’immediata riconquista del possesso e in questo è migliorata tanto. L’Udinese proverà a sfruttare le ripartenze nelle quali sono bravi ed è la loro migliore caratteristica. Mi immagino una partita inizialmente bloccata con le qualità pronte a venire fuori col passare del tempo."

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