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Piazzolla: qualche dirigente incauto nelle dichiarazioni

L’Udinese sta sbagliando la comunicazione? E’ una domanda ricorrente negli anni, almeno tra i tifosi, che a febbraio da un parte sentono promesse di asticelle alzate col nuovo stadio, dall’altra di operazioni di mercato in...

Monica Valendino

L'Udinese sta sbagliando la comunicazione? E' una domanda ricorrente negli anni, almeno tra i tifosi, che a febbraio da un parte sentono promesse di asticelle alzate col nuovo stadio, dall'altra di operazioni di mercato in uscita. Carlo Piazzolla, ex direttore generale bianconero, colui che ha portato Amoroso, Bierhoff e la truppa di Zac, ha una sua opinione più che chiara: "Ogni qual volta l'Udinese fa una buona partita, si apre il calciomercato per colpa di qualche dirigente incauto. Dopo la gara con la Juve si dichiara 'Allan è pronto per un club importante, vale venti milioni, a giugno siamo pronti a trattare con Napoli, Inter e altre squadre'".

Tutto questo, ovviamente, non fa piacere ai tifosi: "Infatti, mentre Pozzo dichiarava contemporaneamente  che voleva trattenere qualche giocatore importante con l'arrivo del nuovo stadio, qualcun altro diceva l'esatto contrario. Il tutto mentre Franco Soldati confermava che 'Allan rimarrà con noi qualche anno'. C'è una voce fuori dal coro. Così si destabilizza la programmazione tecnica futura che l'allenatore organizza assieme col giocatore, crea sfiducia e malumori nei tifosi verso il club, non dà merito all'investimento che sta facendo l'Udinese".

Ma c'è anche un danno economico: "Il marketing come fa a vendere il 'prodotto stadio' alle aziende se l'imprenditore legge già oggi che i migliori calciatori saranno in vendita? Così è accaduto anche l'anno scorso, in un periodo non ottimale della squadra, proprio come quest'anno, quando servirebbe compattezza totale.  Anche allora si leggeva nelle interviste 'siamo pronti a sederci a un tavolo con Napoli, Inter, Juve etc' già nel mese di marzo. Così facendo si mette il club in situazione di imbarazzo e a qualche inevitabile perdita economica futura. Poi aggiungo una domanda su Allan: l'Udinese non è già un club importante visto che è sesto come punti negli ultimi 15 anni?".

Il club ha bisogno di sostegno e fiducia intorno a sé, quindi e sembra, invece, sempre che il mercato sia la questione principale: "l'Udinese ha bisogno della positività dei tifosi, non c'è altro da aggiungere".

Il punto è che il club da anni ha venduto sempre due, tre giocatori per avere un bilancio da grande squadra. "La filosofia aziendale la condiviso: l'allenatore non deve decidere il mercato. Se non fosse stato così non avremmo avuto Amoroso, perché Zaccheroni allora non era convinto del brasiliano e voleva piuttosto un colombiano. L'allenatore solitamente nelle altre squadre si fida di un suo uomo che fa mercato, ma l'Udinese non ha mai accettato questo modo di fare. Il lavoro fatto, eccellente, nasce da questa filosofia aziendale".

Stramaccioni, quindi, vittima in parte di queste voci destabilizzanti? "Allegri, Ancelotti sono aiutati: a Udine non succede, l'anno scorso Allan mise le mani addosso quasi a un compagno e all'allenatore. Se non si fa gruppo in tutto lo staff non si aiuta l'allenatore. Stramaccioni è giovane e bravo, va sostenuto. Udine, tra l'altro, ha iniziato a mettere pressioni facendo risultati negli anni, per cui qualche risultato negativo rende irritabili i tifosi. E le troppe interviste di mercato, non aiutano: non vedo unità d'intenti e non vedo un dirigente che faccia squadra con l'allenatore. C'è qualcosa che va aggiustato. E' grave che a ogni partita qualcuno faccia il venditore ambulante. Ripeto, se il marketing vuole vendere uno skybox come fa a renderlo appetibile sapendo che c'è chi mette in vendita i migliori giocatori?"

Come si fa, quindi,  a creare un ciclo convivendo  col mercato? "Non si può, è controproducente, ci sono interviste che fanno danni, c'è poco da fare"

Intanto l'Udinese a 28 punti come la vede? "Ora la situazione è dura, non giriamoci attorno. Pozzo si innervosisce quando vede la squadra non rendere al meglio, per questo ha mandato in ritiro anticipato tutti. A Parma serve vincere, ma attenzione, se si gioca i ducali daranno il massimo per mettersi in mostra, vista la situazione. Per questo dico che serve serenità e unità d'intenti perché queste gare sono difficili e non serve parlare di mercato in questo periodo ad ogni risultato discreto".

Esclusiva©Mondoudinese

 

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