Ospiti della serata a Reana del Rojale Giampiero Pinzi e Maurizio Domizzi. Il capitano in pectore, ci ha raccontato la sua stagione, tribolata all’inizio, poi a causa dell’infortunio e ora di nuovo protagonista: “Rimanere fuori mi ha fatto arrabbiare, è ovvio. Volevo dare aiuto alla squadra, mi sento ancora importante, ho aspettato il mio momento e ora sono felice di poter dare il mio contributo. In queste partite spero di aver ripagato la fiducia del mister dando il mio supporto in mezzo”
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Pinzi e Domizzi: per fare il salto servono buoni giocatori
Ospiti della serata a Reana del Rojale Giampiero Pinzi e Maurizio Domizzi. Il capitano in pectore, ci ha raccontato la sua stagione, tribolata all’inizio, poi a causa dell’infortunio e ora di nuovo protagonista: “Rimanere fuori mi ha fatto...
Il rientro dei senatori è stato importante, anche per detta di Andrea Stramaccioni: “L’Udinese deve avere un mix di giocatori esperti perché questi giovani possano crescere con calma. All’inizio il mister ha puntato su altri, ora si è ricreduto e io mi sono fatto trovare pronto. Nei momenti di difficoltà se sei giovane sbagli di meno se hai qualcuno esperto alle tue spalle”.
Pozzo ha parlato apertamente di alzare l’asticella. Come lo intendi? “Il salto di qualità lo fai con i buoni giocatori per creare un mix giusto, poi lo stadio porterà un qualcosa di più. Siamo curiosi di giocarvi, questo è certo”
Quagliarella è uno di quei giocatori che può fare la differenza? “Non so se Pozzo riuscirà a prenderlo di certo è uno che farebbe bene a tutti ed è amatissimo dall’ambiente”
Pinzi e Di natale, il prossimo anno il binomio potrebbe sciogliersi: “non so se è stata un’esternazione del momento oppure no, è uno dei più importanti giocatori avuto a Udine assieme a Zico, lui deve uscire dalla porta principale”.
Il sogno nel cassetto di Pinzi appena 34enne? “Finire la carriera a Udine e lottare per il vertice, sognare non costa nulla del resto. Quest’anno pendiamo più punti possibile, è un anno di semina, dobbiamo migliorare sul gioco, abbiamo grosse lacune, abbiamo perso giocatori lungo la stagione che dovevano farci fare il salto, per cui oggi pensiamo solo alla salvezza matematica”
Altro senatore presente è Maurizio Domizzi, fuori da parecchio tempo per infortunio: “si sta male inevitabilmente, poi la preoccupazione va verso se stessi, l’obiettivo mio personale è esserci dopo la sosta, è una speranza però più che una certezza”
Si parla quest’anno molto di Udinese solida e compatta: “La solidità non è mai mancata, non si arriva a certi risultati senza questa caratteristica fondamentale, che di certo non manca nemmeno oggi”
Intanto quest’anno non sono mancate critiche. Ingiuste? “Crepo che sia l’indole delle persone criticare a prescindere, specie si vuole vedere il meglio quando c’è passione, quando c’è il tifo verso la tua squadra”
Pochi si sono accorti delle difficoltà di giocare in uno stadio da costruire, come la squadra: “Inizialmente non credevo che incidesse, però è vero che ha avuto il suo peso, visto quanto si è fatto in casa certamente ci ha condizionato”
Le parole di Pozzo come si realizzeranno? “Crederci è normale, lui ci proverà, ma per arrivare ad essere pronti a lottare per il vertice bisogna qualcuno in più che dia manforte, qualcuno formato intendo. Altrimenti devi aumentare gli ingaggi, ma non credo sia nell’indole del club”
Quagliarella potrebbe essere il nome giusto? “Fabio è un amico, ma non mi sembra che sia questa la logica della società, poi me lo auguro perché è davvero forte”
Dei giovani chi si è apprezzato di più? “Quelli giovani davvero hanno avuto poco spazio, difficile giudicarli dall’allenamento, ho visto alcuni fortissimi in partita e non pronti in allenamento e vice versa”
Possiamo citare Wague, allora: “Certamente Wague è quello che nelle ultime partite si è affermato, ma è uno di quelli non è proprio giovanissimo come lo possono essere Zapata o Evangelista”
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