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Pinzi tifa bianconero: “Gettate le basi per un grande futuro”

Castellini Barbara

Il centrocampista del Brescia, in campo a Mortegliano per il Derby pro Marangone, ha parlato della sua ex squadra: "Sono emersi giocatori nuovi come Fofana, Jankto, Balic. Bastano pochi innesti"

Quell'accento romano, lo sguardo vivace, la voglia di non mollare mai: il ritratto di Giampiero Pinzi non è sbiadito con il passare del tempo. Anzi. Sono passati 17 anni da quando un giovanissimo centrocampista laziale vestiva per la prima volta la casacca dell'Udinese e, anche se le strade del mediano e del club friulano due anni fa si sono divise, il legame con questa terra rimane vivo. Ecco perchè non sorprende più di tanto averlo rivisto ieri in Friuli per contribuire, attraverso una partita amichevole, a una buona causa: aiutare e sostenere la famiglia di Stefano Marangone, ex calciatore colpito da Sla.

Pinzi, che effetto le fa tornare in quella che è anche un po' la sua terra?

Ho approfittato per fare il "tour". Sono andato a salutare tutti i vecchi amici, sono stato allo stadio a salutare tutti. E' un piacere per me essere qui, per questa bellissima iniziativa a favore di Marangone.

Com'è andata la stagione a Brescia?

Eravamo partiti molto bene, poi si è complicata un po'... La squadra era molto giovane, ma siamo riusciti a compiere una piccola impresa, cosa non facile perchè la serie B è un campionato difficile, lungo e molto "rude". Per me è stato il primo campionato ed è stato una battaglia, della quale porto addosso i segni.

Progetti futuri?

Ho ancora un anno di contratto con il Brescia e poi vedremo, finchè mi diverto continuo. In questo momento della carriera è importante divertirsi.

Ha seguito a distanza l'Udinese?

E' stata una stagione tranquilla, sicuramente poteva fare di più. Però alla fine anche il mister è stato molto bravo a lanciare dei giovani interessanti. Questo deve rappresentare la base per il prossimo anno. Sono emersi Fofana, Jankto, Balic,... Credo che il prossimo anno, con qualche innesto, possa fare un gran campionato.

Ha citato Fofana, Jankto, Balic, sono quelli che l'hanno impressionata maggiormente?

Aggiungo anche Samir, che è stato una delle sorprese del campionato. Ha disputato un'ottima stagione. Hanno pagato lo scotto iniziale del campionato di serie A, ma poi sono usciti fuori alla grande.

Abbiamo parlato di Brescia, di Udine, ma lei arriva dalla Capitale dove domenica ha dato l'addio al calcio il capitano della Roma Francesco Totti... Dopo le partenze di Del Piero, Zanetti, Di Natale, ora Totti, è lecito pensare che la serie A si stia impoverendo?

Quando ho iniziato la carriera, la serie A era infarcita di grandi campioni. Penso a Del Piero, Di Natale, Totti, ma anche Zidane, Ronaldo, Kakà, Rui Costa,... diciamo che ora la serie A in confronto al passato è molto più povera.