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Dopo la voce del padre anche quella del figlio vuole scuotere casa Udinese. Pozzo Jr è chiaro: «Siamo arrivati impreparati all’evento, il Torino ha giocato sciolto e rilassato, noi senza la necessaria tensione che ci aveva fatto esprimere così bene con Napoli e Fiorentina», ha detto al Messaggero Veento. «Adesso l’unica cosa che conta è preparare nel modo migliore le due partite che ci restano e vincerle. Intanto pensiamo all’Atalanta. É stata una stagione complessa e logorante e la squadra forse ha abbassato troppo presto la guardia. Il campionato di serie A richiede sempre la massima attenzione altrimenti non batti nessuno».
Sul ritiro lacia aperta ogni soluzione: «Ne parleremo con il mister, ma se sarà ritiro non andrà inteso come qualcosa di punitivo, ma semplicemente come qualcosa che serva a preparare al meglio la partita di Bergamo».
Non ci sta, invece, quando gli si dice che questa squadra è forse sopravvalutata: «No, perchè, ripeto, altrimenti non avrebbe vinto certe gare. Il problema è la continuità, ma questo è un aspetto sul quale abbiamo le idee abbastanza chiare. Sappiamo come intervenire».
Su De Canio poi aggiunge: «Il suo era stato un ottimo lavoro fatto di scelte importanti attraverso le quali sono arrivati dei risultati molto positivi. E comunque il lavoro di un tecnico non si giudica da una singola partita, ma da un percorso. Il problema è che continuiamo a farci del male da soli: da due mesi non si parla che del futuro, del nuovo allenatore, del destino di Totò. Parliamone a salvezza raggiunta».
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