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Pozzo jr: stiamo investendo anche sui giovani italiani

Il figlio del patron ha concesso alcune battute a fine gara per parlare di campionato, mercato, società e prospettive future

Castellini Barbara

Clima decisamente più sereno anche all'interno della sala stampa della Friuli Dacia Arena, dove si è trattenuto per alcuni minuti Gino Pozzo. Il figlio del patron bianconero ha affrontato diversi temi: dalla vittoria-scacciapensieri con il Verona, alla gestione del mercato, al futuro della società bianconera.

“Era una partita da dentro-fuori – il commento di Pozzo jr sul match odierno – e dunque questi sono tre punti importanti. Abbiamo espresso delle buone trame di gioco. In queste partite bisogna anche saper trovare le motivazioni giuste e non avere degli eccessi di nervosismo che ci portano a non raccogliere risultati. Questa vittoria ci permette di guardare alle prossime gare con maggiore serenità. Il modulo? Sul modulo decide il tecnico, ma ciò che conta è la risposta che ci ha dato la squadra, adesso siamo più tranquilli”. Tra gli argomenti trattati anche il possibile approdo di Isaac Success in bianconero. “Non c'è solo lui, ne abbiamo diversi di giovani in giro per il mondo – le parole di Pozzo jr -. In Italia è un problema tesserare gli extracomunitari. Hai due posti disponibili che solitamente vengono occupati per giocatori della prima squadra, ma se devi tesserare ragazzi giovanissimi per il settore giovanile diventa molto complicato. Quindi devi sempre trovare quella combinazione che ti consenta di poter procedere. Samir? Abbiamo fatto già un'operazione con il Verona per portarlo dentro come Ininguez”. A proposito di giovani, la stagione altalenante dell'Udinese non ha consentito di poter far sbocciare alcuni talenti. “Vediamo se da qui alla fine riusciamo a mettere un po' di ordine – prosegue – e fare delle scelte. Visti i risultati, la squadra è ancora un po' sui nervi. Ma appena si ricomincerà a giocare a pallone, potremo fare scelte diverse. Balic? Magari quando la squadra si metterà a posto si potrà vedere anche lui in campo. Non dimentichiamoci che abbiamo diversi giocatori importanti in giro. Zielinski, per esempio. Se fosse rimasto qui, magari non avrebbe giocato. Come è accaduto in passato per Candreva, Cuadrado e altri. Siamo riusciti a salvaguardare il patrimonio economico, ma non ce li siamo goduti. Tornando a Zielinski, abbiamo una ricchezza tecnica superiore superiore all'Empoli e se fosse rimasto a Udine probabilmente sarebbe stato la quinta scelta mentre in Toscana è riuscito a mettersi in luce e a ritagliarsi uno spazio importante”.

Infine, Gino Pozzo risponde così alla precisa domanda sul possibile investimento in futuro sui giovani italiani: “Abbiamo fatto degli investimenti importanti su alcuni ragazzi, che sono in fase di maturazione. Poi è vero che fare una squadra di talenti italiani significa limitarsi a un solo bacino. Guardiamo all'Italia come guardiamo agli altri Paesi. Noi abbiamo insistito sulle seconde squadre, per poter valorizzare i giovani. Alcuni ragazzi non arrivano a maturare giocando solo con la Primavera. Si perdono tanti talenti in giro. Aldilà degli spot, sarebbe meglio avere italiani perchè c'è un'affinità culturale diversa. Si lavora con maggiore facilità. Andare a prendere giovani all'estero è un problema in più. Poi però ci si scontra con la realtà locale che al momento non offre così tante opportunità. Ci sono alcuni giovani che arrivano dal nostro settore giovanile e alcuni giunti da fuori che secondo me potrebbero sbocciare a breve”.

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