Chiuso il campionato, le squadre di Serie A tirano le somme della stagione appena conclusa e lo fanno ovviamente anche sul piano economico in vista del mercato estivo che comincerà ufficialmente il 1° settembre. Le principali voci in entrata in relazione al campionato sono la ripartizione dei premi a seconda del piazzamento in classifica (per un totale di 162 milioni stanziati dalla Lega) e i diritti tv che invece valgono oltre il miliardo di euro.
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Premi Serie A: per l’Udinese l’ultima vittoria vale mezzo milione di euro
Chiuso il campionato, le squadre di Serie A tirano le somme della stagione appena conclusa e lo fanno ovviamente anche sul piano economico in vista del mercato estivo che comincerà ufficialmente il 1° settembre
Il paracadute per le retrocesse Lecce e Brescia ammonta a 10 milioni di euro, 25 per la SPAL essendo stata nella massima serie per tre anni. Il sistema vuole infatti premiare ed aiutare la più virtuosa a fare un mercato che le consenta di ritornare più facilmente in Serie A.
La vittoria dell'ultima giornata di campionato sul Sassuolo è valsa per l'Udinese mezzo milione di euro: i 3 punti - anche se ininfluenti per la salvezza che era ormai già stata acquisita - le hanno permesso di scavalcare il Cagliari conquistando la 13esima posizione e 4,6 milioni di premio anziché i 4,1 della posizione inferiore. Queste le cifre distribuite dalla Lega:
Ripartizione premi Serie A 2019/20
Juventus: 23,4 milioni di euro
Inter: 19,4 milioni
Atalanta: 16,8 milioni
Lazio: 14,2 milioni
Roma: 12,5 milioni
Milan: 10,9 milioni
Napoli: 9,3 milioni
Sassuolo: 8,3 milioni
Verona: 7,4 milioni
Fiorentina: 6,3 milioni
Parma: 5,5 milioni
Bologna: 5 milioni
Udinese 4,6 milioni
Cagliari 4,1 milioni
Sampdoria: 3,6 milioni
Torino 3,2 milioni
Genoa 2,8 milioni
Lecce 2,2 milioni
Brescia 1,6 milioni
Spal 0,9 milioni
I diritti tv costituiscono gli introiti più consistenti - oltre il miliardo di euro - e sono così ripartiti: il 50% viene distribuito equamente tra tutte le squadre, il 20% sulla base del numero di tifosi paganti allo stadio e il 15% in base ai punti e alla classifica; il 10% tiene conto dei risultati degli ultimi cinque anni e infine il restante 5% per le vittorie nazionali e internazionali a partire dalla stagione 1946/47.
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