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Ritorno al futuro

Il 25 novembre 2015 gli appassionati di ‘Ritorno al futuro‘ festeggeranno: è la data magica impressa nel film, il centro spazio-temporale da dove parte e si svolge la storia. Chissà cosa accadrà davvero. Di certo per Udinese e...

Monica Valendino

Il 25 novembre 2015 gli appassionati di 'Ritorno al futuro' festeggeranno: è la data magica impressa nel film, il centro spazio-temporale da dove parte e si svolge la storia. Chissà cosa accadrà davvero. Di certo per Udinese e Fiorentina, fra qualche mese saranno cambiate alcune cose.

E la gara di domenica è solo l'inizio di una storia: per i bianconeri è il via di una stagione che, a salvezza virtualmente acquisita, può portare una primavera di primizie, di esperimenti, di novità da puntellare in estate col mercato. Perché se l'Udinese quest'anno zero ha faticato, forse è anche perché la rosa non è stata all'altezza. Del resto se Pozzo vuole alzare l'asticella, il consiglio gli arriva anche dai suoi senatori, Pinzi e Domizzi: 'servono grandi giocatori'. Lo stadio nuovo sarà il là per varare il progetto, che secondo il Paròn dovrebbe limare il gap attuale tra l'Udinese e quelle squadre proprio come la Fiorentina.

La quale ha in mente un nuovo stadio, ma ancora nulla di concreto. Ha in mente di diventare grande, di fatto però le ultime stagioni sono piazzamenti, come quelli che per 15 anni ha raggiunto l'Udinese. Il progetto dei Della Valle è diverso da quello di Pozzo. Per ora. Perché comprano, pagano ingaggi, ma ancora 'zero tituli', come l'Udinese che non ha speso, ma che è la sesta potenza proprio di questi tre lustri.

Si scontrano due forze che vogliono affermarsi, ma la domanda è: Pozzo continuerà con la solita politica, oppure per trattenere giocatori come Allan (che piace alla Fiorentina per il futuro), spenderà per regalare a Stramaccioni (saldamente sulla panchina, tanto per ribadirlo...) una squadra degna di onorare il nuovo impianto? Che in quel futuro 25 novembre 2015 sarà praticamente pronto. E che deve fare la differenza sotto vari punti di vista.

Anche per il pubblico: per ora Firenze batte Udine come tifo, non come passione. A Udine l'amore bianconero si respira, ma non lo si vive, a Firenze lo si respira, lo si vive, lo si interpreta. Basti ricordare la semifinale di Coppa Italia dell'anno scorso...Già anche quella gara, una cicatrice che va rimarginata per l'Udinese che da qui al futuro ha, appunto, l'obbligo di giocare per mettere mattoni per la nuova squadra, non solo le fondamenta.

Ritorno al futuro: Montella ci sarà ancora il quel 25 novembre? Di Natale, suo amico di sempre cosa farà? Quagliarella, in questo gioco spazio temporale, piace ai viola, piace all'Udinese, ma nessuno tra Pozzo e Della Valle vuole fare la prima mossa con Cairo a quanto pare.

Allan, come detto visto a Firenze come futuro Pizarro, ma che a Udine più che il regista sa fare la mezzala. Allan uomo mercato, quello individuato da cedere, per trattenere Widmer e gli altri? Non si sa, il futuro per ora è solo un'ipotesi, ma è certo che il rapporto tra Strama e il brasiliano è forte, tanto che se il tecnico chiedesse al suo centrocampista di rimanere, Allan lo farebbe. Ma solo con garanzie tecniche. Lo stesso che vale per Di Natale, che potrebbe rimanere se arriva Quagliarella. Lo stesso che vale per Montella, che piace a Milan, Napoli forse anche l'Inter, ma che rimarrebbe se i Della Valle gli daranno ulteriori garanzie.

Garanzie: sembra che il calcio tra Udine e Firenze si svolga da qui in poi, con questa parola in sotto fondo. Per ora promesse, per ora una partita che vale per la classifica viola e per l'onore bianconero.

E vale per il futuro, perché piaccia o meno le garanzie si basano su come andrà questa stagione, e anche un ottavo posto per l'Udinese potrebbe cambiare il corso della storia. Aspettando il 25 novembre 2015.

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