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Salernitana-Udinese | Marino: “se continueremo con Gabriele Cioffi…”

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Prima del match contro il club campano, anche il ds Marino ha risposto alle domande dei giornalisti. Ecco le sue dichiarazioni

Redazione

Il ds bianconero ha risposto alle domande dei giornalisti nel pre partita del match contro la Salernitana. Arriviamo al dunque. Ecco le sue dichiarazioni. "La seconda metà del campionato è stata molto positiva e ha rispecchiato molto meglio quelli che sono i valori dell'Udinese". C'è rammarico (perché non siamo riusciti a raggiungere l'obiettivo del decimo posto) però siamo soddisfatti. Sappiamo bene che se avessimo fatto di meglio all'inizio della stagione, a questo punto, ci saremmo ritrovati in un'altra zona del tabellone, una zona sicuramente più consona a quelli che sono i valori collettivi e individuali della squadra". Ma non finisce qui.

"Siamo stati flagellati dal Covid 19. Arriviamo da tre campionati nei quali abbiamo sempre fatto i conti con l'emergenza. Ci sono stati anche periodi in cui ci mancavano 12 oppure 13 calciatori contemporaneamente". Ad un tratto, ecco che si trona a parlare di Gotti. "Può essere che se ci fosse stato Gotti in panchina la squadra avrebbe ottenuto gli stessi risultati. Quando l'allenatore aveva l'intera formazione al completo, i calciatori sono riusciti a dimostrare i loro valori effettivi. Non ho intenzione di ridurre tutto quanto ad un fatto di condizione tecnica". Ovviamente, toccato il tema dell'allenatore, non poteva mancare la domanda sul futuro di Cioffi. Ed è proprio qui che tutti volevamo arrivare.

Prosegue Marino: "La domanda di oggi non è se continueremo con Gabriele Cioffi, per noi questa sera conta onorare l'impegno davanti ad un pubblico straordinario che ieri ci ha accolto in città in maniera molto civile. Bisogna che onoriamo lo sport, questo campionato e bisogna cercare di fare una bella figura e quanti più punti possibili ma dobbiamo per farlo per noi e non per i sardi rossoblù o per la Salernitana". Per quanto riguarda le accuse sentite finora risponde: "ne sento veramente tante di accuse da 45 anni. Ho vissuto dei finali di stagione infuocati e tantissime polemiche. Quello che conta, però, alla fine è il campo ed è lì che il calcio sempre spazio ai risultati nella maniera più chiara possibile".