Dopo la vittoria contro la Fiorentina lo scorso 20 aprile nel turno infrasettimanale, la salvezza sembrava cosa fatta per l'Udinese. Le due sconfitte consecutive contro Inter e Torino, oltre ai risultati della altre concorrenti per non retrocedere, su tutte il Palermo, hanno riportato i friulani sulla terra.
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Salvezza buttata via. Ci si gioca tutto in 180′ minuti
Con il ko contro il Torino l'Udinese è tornata a lottare per la salvezza. Le ultima due gare contro Atalanta e Carpi saranno decisive, anche se proprio quella di Bergamo sarà la partita cruciale per la stagione dell'Udinese.
Che non sarebbe stata una stagione facile lo si sapeva, ma che a due giornate dalla fine l'Udinese fosse ancora li a lottare per non retrocedere nessuno lo aveva preventivato. Eppure la realtà è questa. Nelle ultime due partite i friulani hanno gettato al vento una salvezza che sembrava cosa fatta. Se con l'Inter può starci perdere a Milano, contro il Torino l'Udinese non ha scusanti. Prendere 5 gol in casa da parte di una squadra che ormai non aveva più obiettivi da raggiungere è stato deprimente. Ed è la prestazione e la condizione in generale che più preoccupano in vista delle ultime due partite.
L'Udinese infatti si gioca la salvezza negli ultimo 180' minuti del campionato contro Atalanta e Carpi. Ma è la tappa di Bergamo a diventare fondamentale. Contro la formazioni di Reja l'Udinese non ha alternative: deve solo vincere. Con i tre punti metterebbe in cassaforte la salvezza, giocando cosi l'ultima giornata in casa contro il Carpi con la mente libera e contro un avversario che probabilmente giocherà con il coltello tra i denti per restare in Serie A. Ma forse non basterà nemmeno questo. L'Udinese deve pensare a se stessa e a vincere, ma inevitabilmente un occhio andrà anche a quello che faranno le altre, in particolare proprio Carpi e Palermo. L'impressione è che a Bergamo si deciderà tutto altrimenti contro il Carpi sarà l'ultima battaglia per aggiudicarsi la guerra.
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