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Scuffet: “Orgoglioso di far parte dell’Udinese, ma nessuno dev’essere contento se sta in panchina”

Simone Scuffet, secondo portiere dell'Udinese

Simone Scuffet, secondo portiere dell'Udinese, ha parlato ai microfoni ufficiali della società friulana

Redazione

UDINE - Una stagione trascorsa sinora all'ombra di Juan Musso per Simone Scuffet, che fino a questo momento ha totalizzato appena una presenza (in Coppa Italia). Una situazione che di certo non può far piacere al portiere classe '96. Nonostante ci fossero diverse squadre pronte a contenderselo in questo mercato di gennaio, l'Udinese lo ha dichiarato incedibile e ha deciso di blindarlo almeno fino al termine dell'attuale campionato. Lo stesso Scuffet ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Udinese TV.

LE SUE PAROLE - "Sono orgoglioso di far parte della squadra della mia città. Ricordo ancora l'esordio a Bologna nel 2014, fu un'emozione fortissima. Inoltre eravamo in una situazione molto complicata, venivamo da un paio di settimane di ritiro e la classifica non era buona. Brkic ebbe un problema la mattina della partita e durante il riscaldamento, avvertendo ancora fastidio, preferì non rischiare. Il mister disse quindi che toccava a me difendere la porta. Quel giorno ha cambiato la mia carriera".

SUL SUO PERCORSO - "Sono successe tante cose, tutte molto in fretta. Sono passato dall'essere un bambino prodigio in Serie A al non giocare più, fino a maturare esperienze in prestito con altre squadre, anche all'estero. In questa stagione, onestamente, non mi aspettavo di rientrare a Udine ma è la società che prende le decisioni ed è giusto così. Ovviamente ogni calciatore ha il desiderio di scendere in campo e quando non succede nessun giocatore deve essere soddisfatto. Anche gli allenatori vogliono sempre che i loro calciatori abbiano il desiderio di giocare. Qui ho l'opportunità di lavorare con un ottimo portiere come Musso e questo è importante".

SULLA PRESSIONE - "Giocare per la squadra della propria città è un privilegio. La pressione può arrivare da altri fattori o dalla stampa, non credo dalle aspettative dei tifosi. A volte per i ragazzi più giovani ci sono paragoni importanti e un po' scomodi da parte dei giornalisti. Naturalmente fa piacere, ma in alcuni casi può generare aspettative troppo alte. C'è bisogno di dare tempo a tutti e fare grossi paragoni in tal senso non aiuta".

SULLA STAGIONE - "Nelle ultime settimane c'è stata una presa di coscienza su quello che dobbiamo fare e di ciò che dobbiamo essere in questo momento. Occorre essere compatti e cattivi, lottare e difenderci, ce lo siamo detti in una riunione in albergo la scorsa settimana. In molte partite la prestazione è stata buona ma non sono arrivati i risultati. Nelle ultime due partite, però, abbiamo fatto bene e conquistato due punti preziosi contro avversari fortissimi. Questi due pareggi, alla fine della stagione, potrebbero rivelarsi molto utili".

Juan Musso, portiere titolare dell'Udinese

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