"Un capitano, c'è solo un capitano". Non sarà stato un airone nei movimenti, non sarà stato aggraziato come il marocchino, ma Alessandro Calori è stato duro come una roccia, combattente come pochi, trascinatore unico, tanto che quando parlava lui nello spogliatoio non si sentiva nemmeno il rumore dei tacchetti: tutti fermi e zitti e mosca ad ascoltare il toscanaccio arrivato da Pisa e vendo poi al Perugia.