Simone Pepe riflette sul suo passato e si sente soddisfatto per la carriera da calciatore che ha vissuto con gioia e sempre desideroso di esprimere la propria opinione. L'ex attaccante racconta alla Gazzetta dello Sport le fasi più importanti della sua carriera. Una di queste è stata senza dubbio il trasferimento in Friuli, all'Udinese di Pasquale Marino.
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News Udinese – Simone Pepe e il suo passato bianconero: le parole
“In Serie C e in B andavo a segno spesso, ma in Serie A, purtroppo, faticavo a trovare la rete come attaccante. La mia fortuna è stata quella di cambiare ruolo e adattarmi. Devo ammettere di essere stato particolarmente abile nel riadattarmi a una nuova posizione. È successo a Udine: c'erano sei attaccanti, tra cui Di Natale, Quagliarella e Floro Flores. Inizio il ritiro e Pasquale Marino mi dice: ‘Simone, apprezzo molto il tuo impegno e la tua energia, ma qui non avrai spazio’. Avevo alcune offerte, ma risposi che avrei restato se mi avesse garantito l'opportunità di giocare al più presto.
Pepe chiude: "E così è andata. Nelle prime dieci partite ho giocato soltanto un’ora. Poi a Firenze, a causa di un infortunio di un compagno e di un altro che non voleva fare l'esterno, è toccato a me: ho servito un assist a Quagliarella e uno a Di Natale, abbiamo vinto 2-1 e da quel momento non sono più uscito dal campo. Un anno dopo ero in Nazionale". Le ultime di mercato: Pozzo beffa Tudor-Marotta: colpo chiuso in difesa <<<
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