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Sottil: ho il cuore diviso

“Ho il cuore diviso, di sicuro” esordisce così Andrea Sottil ai microfoni di Dalla Parte del Toro, la tramissione di Toro.it in collaborazione con Radio Flash 97.6. “Il Toro è stata la mia palestra di vita, grazie a lui...

Monica Valendino

"Ho il cuore diviso, di sicuro" esordisce così Andrea Sottil ai microfoni di Dalla Parte del Toro, la tramissione di Toro.it in collaborazione con Radio Flash 97.6. "Il Toro è stata la mia palestra di vita, grazie a lui sono cresciuto; a Udine, invece, ho probabilmente toccato l'apice della mia carriera, nei 4 anni di militanza. È una partita emozionante, per me". Tanto cuore, da parte dell'ex difensore, ora allenatore, che non nasconde l'ammirazione per la società friulana: "Pozzo è un grande presidente. L'Udinese ha una dirigenza al top: si sono fatti investimenti continui nell'azienda Udinese Calcio, dai macchinari per la palestra, alla rete osservatori, a tanti altri aspetti che rendono una società davvero grande. Il Toro adesso ha ancora bisogno di trovare la sua casa: il Filadelfia sarebbe il coronamento della sua storia, e della sua rinascita. Ci vuole, è necessario un punto di ritrovo per tutte le categorie giovanili della società, ma anche per la prima squadra".

"Quando ero al Toro" continua Sottil, "sentivi di essere in un settore giovanile di altissimo livello. Se arrivavi in Primavera, sapevi di aver la strada spianata. C'era veramente il piacere di insegnare, e da parte nostra la voglia di imparare. Questo faceva la differenza, a mio avviso. Il Toro produceva giocatori per la A e per la B: aveva ragione Vatta a dire che un giocatore granata in C equivaleva a una sconfitta".

"Tratto da Toro.it

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