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Hellas Verona-Udinese, Juric: “Loro proveranno a colpire in contropiede. Gara difficile””

Il tecnico dell'Hellas Verona Ivan Juric presenta il match contro l'Udinese

Redazione

Mancano due giorni all'esordio in campionato dell'Udinese. Domenica 27 settembre allo stadio Friuli si inaugura la stagione 2020-2021 contro l'Hellas Verona. L'allenatore degli scaligeri, Ivan Juric ha presentato in conferenza stampa il match contro i bianconeri. Queste le sue parole:

Prima era emergenza, ora le cose stanno diversamente?

"Sì, alcuni hanno messo minuti nelle gambe, come Gunter, Tameze e Barak. Dietro siamo ancora in emergenza, ma la condizione è un po' migliorata".

Udinese squadra fisica

"Mi aspetto una partita diversa, in cui giocherai di più, e loro proveranno a colpire in contropiede. Sarà difficile in quel senso".

Sanabria

"Abbiamo bisogno di amore in attacco. Abbiamo bisogno di due giocatori che ti diano qualcosa in più. Abbiamo perso dei giocatori davanti, e vogliamo migliorarci. Fin qui non ci siamo riusciti, e molto dipende da quello. Abbiamo messo Salcedo e Colley, che danno freschezza, ma serve una base più forte".

Sceglieresti l'ex Genoa?

"Valutiamo tanti profili".

Cambiamenti nell'impostazione tattica

"Mi adatto abbastanza, pur essendoci concetti a cui non rinuncio. Sto conoscendo i giocatori, provando a sfruttare le loro caratteristiche".

Lovato può diventare un punto fermo?

"No. L'altro giorno ha fatto una bella partita, ha le caratteristiche giuste per noi, ma dipende molto da lui. Kumbulla è fortissimo perché ha questa capacità di imparare tutto subito. Lui sta facendo passi in avanti, poi dipende molto da lui. Potrebbe andare tutto bene, o potrebbe volerci più tempo. Ma le caratteristiche sono quelle giuste".

Cambiamenti rispetto alla gara contro la Roma

"Contro loro abbiamo fatto una partita grezza, rischiando e giocando meglio nella ripresa. Era una partita in un certo senso basilare, di grande umiltà. Abbiamo fatto la partita giusta e ringrazio i ragazzi, ma sul carattere, non su altre caratteristiche. Per andare oltre servono tempo e pazienza, cercando di non perdere questo spirito".

Tameze ha detto che dai fiducia a tutto il gruppo

"Quando devi costruire una squadra è fondamentale che la sentano. La devono meritare, ma anche sentire. Senza fiducia non si cresce, devono sentirsi ben voluti".

La preoccupazione di venerdì era reale o pretattica?

"Ero davvero preoccupato, la squadra mi ha sorpreso. Tupta non aveva mai giocato in A, Tameze era appena arrivato, Gunter aveva poca autonomia. Barak aveva fatto mezzo allenamento. Mi hanno sorpreso in positivo, perché hanno avuto lo spirito giusto. Mi dispiace per Danzi, che si è infortunato. A livello tattico siamo stati perfetti".

Stepinski coinvolto ancora nel progetto?

"Penso debba andare a giocare. In attacco vogliamo migliorare, e penso debba andare".

Da Lovato hai avuto più tranquillità?

"I giudizi cambiano, le cose si devono conquistare. Ha fatto passi in avanti ma ha commesso degli errori. Domenica giocherà di nuovo. Quando vedo gli allenamenti so che ci sono tanti margini di miglioramento".

Cinque cambi

"Quando stiamo bene vanno bene, altre volte mi fanno incazzare. Con la Roma sono stati perfetti, con tre cambi non ce l'avremmo fatta. In attacco devi avere più soluzioni, per ribaltare le partite. In altre zone di campo se tutto va bene cambi meno".

Tameze può essere importante in mediana?

"Dobbiamo trovare nuovi equilibri. Il suo ruolo naturale è questo, ma lo interpreta diversamente da Amrabat. In questo dobbiamo adattarci a loro, questa è la mia idea. Lui ha caratteristiche interessanti, perché fa entrambe le fasi. Può difendere e inserirsi".

Colley e Salcedo possono essere importanti?

"Aspetto la crescita di Eddie, lo scorso anno Colley ha fatto due o tre presenze. Vediamo quanto crescono, metto in questo discorso anche Ilic, sono ancora bambini. Da loro voglio freschezza e voglia di imparare".

Lazovic

"Ha fatto il primo allenamento con il gruppo stamattina, giocherà ancora Dimarco".

Come hai trovato Favilli?

"Penso debba riprendersi, ha ancora tanti margini di miglioramento".

Cosa manca dal mercato?

"Quanti siamo, dodici? Fai tu il conto. Pessina da noi ricopriva tanti ruoli, ad esempio. Abbiamo bisogno di qualità davanti, in mezzo ci vuole un altro giocatore. Se Dawidwicz fosse stato bene saremmo stati a posto dietro, adesso sono un po' preoccupato. Lì numericamente siamo a posto, fisicamente un po' meno".

Si può cambiare in attacco a livello tattico?

"Con due punte come Favilli e Di Carmine è un calcio diverso, più diretto. Io vorrei fare un calcio diverso, creare scompiglio, senza dare punti di riferimento. Sabato eravamo diretti, ma io vorrei un calcio diverso".

Il ruolo di Barak

"Lo vedo più avanti rispetto a Veloso, ma all'occorrenza può fare il mediano".

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