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L'Udinese in lotta per la salvezza? Suvvia, non scherziamo. Certo il girone di ritorno dice che l'Udinese ha ottenuto solamente 4 punti e occupa il terz’ultimo posto della classifica della seconda parte del campionato assieme a Cagliari e Sassuolo. Peggio hanno fatto solamente l’Atalanta (3 punti) e il Parma (1). Ovvio che il patrimonio messo assieme nell'andata, specie all'inizio, rende la classifica ancora non di certo allarmante: se la giustizia sarà tale, all'Udinese arriveranno i tre punti col Parma (in caso da conquistare sul campo senza se e senza ma) e a quel punto molta critica si renderà conto che Milan, Inter e Palermo, non sono di certo preoccupate per la 'B'. Non lo deve essere nemmeno l'Udinese, ma la mentalità di rilassamento che ci è venuta a creare è l'altro motivo (assieme alle voci di mercato) che preoccupa di più la società e Stramaccioni. I punti vano fatti, non arrivano per inerzia.
Purtroppo a tenere banco è anche la questione attacco: appena tre i palloni messi in fondo al sacco in 540’, sei quelli subiti. L'Udinese forse da qualcuno viene vista come animale ferito, per pochi già addirittura mortalmente: ma non è così. La sconfitta recente del Cagliari, che ha tenuto a quota 20 i sardi, con il Cesena a 19 e il Parma in B da tempo, rende la corsa salvezza abbastanza comprensibile: non facile, sia chiaro, ma i 40 punti potrebbero essere anche tanti. Meglio farli, comunque, e tre vittorie e due pareggi in 14 gare non sono impossibili per una Udinese che deve seguire Stramaccioni e fidarsi del Paròn quando conferma di voler alzare l'asticella.
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