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Udinese, si deve arrivare a due per ruolo. Chi cadrà della torre?

Inizia il gioco della torre in casa Udinese: urge sfoltire per non avere una rosa troppo vasta e paritaria che potrebbe portare più di un problema. Ma chi scegliere?

Monica Valendino

Due per ruolo al massimo: l'Udinese non può prescindere da questa regola non scritta, in un'altra stagione senza coppe europee e con l'obiettivo della salvezza. Diciotto, venti elemento su cui affidarsi, più cinque giovani che scalpita: tradotta ai minimi termini, la rosa inevitabilmente deve apparire così per non cadere in facili contrasti interni. Le avvisagli per on avere una sana concorrenza ci sono atte e ci sono, meglio fin da subito metterei puntini sulle 'i'.

DIFESA Heurtaux e Wague sulla destra, Danilo e Angella come centrali, Felipe e Samir sul centro sinistra. Già così la concorrenza appare spietata, col maliano che cercherà il posto non appena si rimetterà e con l'italiano che è arrivato con l'intento i cercare di giocarsi pure qualche carta azzurra, se possibile. Tra infortuni e squalifiche è giusto che i ruoli dietro siano coperti in maniera adeguata, ma servirà ora cercare sistemazione a Coppolaro (Ternana), Bubnjic (Perugia) e King.

CENTROCAMPO E' il reparto più affollato. Sulla destra attualmente Widmer e Edenilson sono imprescindibili, ma se lo svizzero dovesse partire rimarrebbe Faraoni.

Come mezzala destra Badu ed Evangelista possono bastare. Ma come mezzala sinistra c'è davvero troppo: Fofana, De Paul, Kone, Fernandes, Hallfredsson e se non venisse venduto pure Zielinski. Insomma, a meno di cambi drastici di modulo (che creerebbero comunque altri buchi in altri reparti), qui urge capire chi serve. Almeno tre devono andare via, con Fernandes che sembra quello che ha più mercato assieme a Kone e, ovviamente, al polacco. Come regista ci sono attualmente Lodi, Balic e Iñiguez, con quest'ultimo che appare di troppo.

ATTACCO Anche qui la concorrenza appare spietata: Thereau e Hamdi, Zapata e Matos attualmente sono le coppi che si sono alternate in campo. L'arrivo di Peñaranda apre però nuovi scenari con venezuelano che non è giunto per fare panchina. Poi ci sono Perica e l'oggetto misterioso Ewandro per un reparto dove la continuità in campo è decisiva per trovare affiatamento e movimenti giusti.

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