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Udinese, Stryger Larsen: “Sono fiero di tagliare il traguardo delle 100 presenze”

L'esterno dell'Udinese, Jens Stryger Larsen ha parlato alla vigilia della gara contro il Milan

Redazione

L'esterno danese dell'Udinese, Jens Stryger Larsen ha parlato alla vigilia della gara contro il Milan. Il laterale bianconero dopo l'infortunio subito ad inizio stagione è pronto a tornare in campo. Queste le sue parole al Gazzettino:

Ci sarà contro il Milan?

"Lo spero. Sto bene e sono convinto di poter dare una mano alla squadra".

100 presenze con l'Udinese è un grande traguardo?

"Sono contento, fiero di tagliare questo ambito traguardo che è sinonimo anche di fedeltà al club".

Le partite che ricorda con più piacere

"Innanzitutto quella dell’esordio. Era il 10 settembre 2017, ospitavamo il Genoa nel terzo turno e vincemmo 1-0. Poi, a titolo personale, quella con la Roma, il 23 settembre 2017: perdemmo 3-1, ma segnai il mio primo gol in bianconero dopo essere partito dalla difesa. Non posso scordare neppure il grande successo che conquistammo il 17 settembre del medesimo anno al “Meazza” contro la capolista Inter, 3-1, con tecnica, freschezza atletica, organizzazione di gioco. Eravamo in salute sotto tutti i punti di vista, tanto che il 2017 si concluse con 5 vittorie di seguito. A seguire però ci furono 11 cadute consecutive. Naturalmente come tutti i compagni ho un ricordo meraviglioso del successo che a fine luglio abbiamo conquistato a spese della Juventus: grandissima prestazione".

Il gol al Milan lo scorso anno

"Non è servito. Anticipai Donnarumma in uscita sin quasi alla linea dell’out e infilai di precisione nella porta sguarnita.

Ma tutto fu vano. Perdemmo, ma avremmo meritato di più, come in altre circostanze".

Lo scorso anno la vera Udinese si è vista dopo il lockdown

"Sicuramente nell’ultimo periodo del torneo avevamo alzato il nostro livello di gioco. C’è il rammarico per non essersi comportati così anche in precedenza".

Siete più competitivi dello scorso anno?

"Ha detto bene, sulla carta. Poi dipende da noi far sì che anche sul campo l’Udinese si dimostri più forte di un anno fa. La squadra comunque mi piace. Ci sono elementi di spessore, vedi Deulofeu micidiale nell’uno contro uno: ha velocità, rapidità e quella raffinata tecnica grazie alla quale è in grado di decidere le sorti del match in qualsiasi momento. Quest’anno il gruppo è migliorato dal punto di vista qualitativo e anche quantitativo; possiamo far fronte a ogni evenienza, ci sono alternative validissime per ogni ruolo. Non avremo scuse".

Gotti potrebbe passare alla difesa a 4. Cambierà qualcosa a livello personale?

"Direi di no. In Danimarca agivo da terzino a destra e anche a sinistra, Nazionale compresa. A Udine vengo utilizzato prevalentemente sulla corsia, talvolta anche in difesa (con Delneri tre anni fa, per esempio, ndr). Ho agito pure a centrocampo non ho problemi, conta solo stare bene".

E' proprio il Milan la squadra più forte ad oggi?

"È quello che al momento sta meglio di tutte. Offre calcio di qualità e ciò la dice lunga sulle difficoltà che incontreremo. Il Milan non è solo Ibrahimovic, ma un collettivo molto ben organizzato, forte in ogni settore, anche in difesa. Ce la giocheremo, ci crediamo. Non diamo retta ai tre punti che abbiamo in classifica, ma al nostro potenziale. Siamo in costante crescita, però vanno evitati gli errori gravi nelle due aree, difesa e attacco. Ho visto buone cose in mezzo al campo e tutti noi siamo determinati a diventare un collettivo che concede pochissimo e che dovrà far valere la propria forza".

Cosa bisogna fare per vincere?

"Evitare gli errori gravi nelle due aree, come ho sottolineato".

 

Emergenza Covid

"Come tutti, con comprensibile preoccupazione, ma anche con il senso di disciplina e rispettando le regole anti contagio. Purtroppo aumentano i positivi. Anche in Danimarca è scattato l’allarme: il Governo per la prima volta ha ordinato le mascherine e chiede il rispetto della distanza tra le persone, il continuo lavaggio delle mani. Regole abbastanza semplici, infondo, che se rispettate possono aiutare a contenere e a risolvere in parte il problema. Tutta la mia famiglia è preoccupata, leggono e apprendono dalle televisioni che in Italia aumentano sensibilmente i casi di positività. Mi telefona spesso. Speriamo che il campionato non venga sospeso. Lo stop significherebbe un aumento notevole dei contagi, con situazioni che diverrebbero estremamente gravi".

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