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Gazzetta: De Paul rilancia l’Udinese, ma a gennaio non si muove

Ma difficilmente in questo mercato, considerato che l’Udinese non vende mai a gennaio i suoi pezzi pregiati, l’ex Racing Avellaneda si muoverà dal Friuli. Con tanta pace dei tifosi che ora hanno ripreso ad amarlo.

Redazione

Intera pagina della Gazzetta dedicata a De Paul.

Un giocatore lo vedi dal coraggio. Rodrigo de Paul di coraggio ne ha avuto tanto lunedì sera a Lecce quando, a due minuti dalla fine, si è inventato una giocata che solo ai campioni può riuscire. Controllo di tacco e destro, sporcato da Lucioni, che fulmina Gabriel e regala la seconda vittoria esterna della stagione all’Udinese. La prima era stata in casa del Genoa e pure lì c’era stata la firma di Don Rodrigo con un’altra prodezza, un’altra magia, la prima del campionato. Cui è seguita la perla, lo splendido tiro a giro, prima di Natale alla Dacia Arena contro il Cagliari.

È tornato

Insomma, scomodando ancora le celebri parole di Francesco De Gregori, un giocatore lo vedi dalla fantasia. E De Paul di fantasia ne ha parecchia anche se, come ha fatto notare più volte il tecnico Luca Gotti, che sta riportando l’Udinese ai livelli di tranquillità in classifica, «ora il Diez gioca decisamente più indietro rispetto al passato». Un passato chiamato Julio Velazquez, lo spagnolo, il primo tecnico della scorsa stagione con il quale Rodrigo fece sei gol subito. Arrivando a nove in totale e scatenando l’entusiasmo dei tifosi che, visto l’exploit numerico, si aspettano che De Paul risolva sempre le partite con dei colpi di genio. In questo campionato è a quota tre gol. Più un assist. La sua media voto è di 5,60, determinata da parecchie prestazioni al di sotto del suo reale valore. A cominciare dal “4” con rosso a Milano con l’Inter che gli è costato tre turni di stop. La Magic media è di 6,30. De Paul, dopo aver giocato la peggior partita in casa con la Roma (4), è ripartito col Genoa, ispirando la prima vittoria esterna. E da lì è cominciato il suo vero campionato, che lo ha portato ai livelli attuali. Il suo costo è di 20 fantacrediti.

In campionato

De Paul in nazionale, con l’Argentina di Scaloni in cui è diventato titolare fisso, fa praticamente il mediano. «Recupero palla, poi la do a Messi e lui sa cosa fare», ci raccontò a dicembre nell’intervista concessa alla Gazzetta. All’Udinese l’ambiente gli chiede di fare il deus ex machina, cioè di risolvere le situazioni intricate. Con Genoa, Cagliari e Lecce gli è riuscita anche la magia della rete. In porta ha tirato finora 10 volte nello specchio. I tiri fuori sono 14. Ha creato 31 occasioni e pennellato 43 cross. Gli sono riusciti 30 dribbling. I passaggi positivi sono 482, contri i 119 negativi. Le verticalizzazioni sono 177, le sponde 11, le palle recuperate sono 91, quelle perse un po’ di più, 243. Perché, a volte, Don Rodrigo si intestardisce e tiene troppo il suo amato pallone. Ma con Gotti sta cambiando anche in questo atteggiamento. Fa la mezzala e il tecnico di Montebelluna è il primo a sapere che in una grande squadra, il ruolo del venticinquenne argentino muterebbe. E sarebbe proprio quello che ricopre accanto a Messi e compagni: mediano.

Mercato

Da tempo De Paul è nel mirino delle big. In estate piaceva tanto al Tottenham, l’Inter (in particolare Piero Ausilio) non ha mai nascosto la stima per il “diez” bianconero e anche la Juve ne apprezza le qualità. Il Siviglia è l’altro club che lo segue con particolare attenzione. Napoli e Fiorentina (per la grande ammirazione che ha il d.s. Daniele Pradè, ex Udinese) sono più defilate. Ma il prezzo fatto da Gino Pozzo è alto, altissimo. Non meno di 35 milioni. arrivando anche a 40. E gli ultimi due gol realizzati in campionato, con la leadership ritrovata all’interno della squadra di Gotti, ora legittimano la quotazione che si è alzata nuovamente. Ma difficilmente in questo mercato, considerato che l’Udinese non vende mai a gennaio i suoi pezzi pregiati, l’ex Racing Avellaneda si muoverà dal Friuli. Con tanta pace dei tifosi che ora hanno ripreso ad amarlo.

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