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Gazzetta: Ecco l’Udinese in crescita

Fofana e Pussetto dietro Lasagna unica punta: il 3-4-2-1 funziona. Vittoria meritata con il Besiktas

Redazione

L'analisi della Gazzetta sulla vittoria dell'Udinese

Serviva una vittoria. Per l’autostima. Arriva, ma c’è soprattutto la crescita. L’Udinese chiude bene il trittico di amichevoli in Austria, dopo averle prese da Al Hilal e Borussia Dortmund. A Grodig, sotto le grandi montagne, attaccato a Salisburgo, in uno stadio gioiello da 4 mila posti (la squadra locale è in C) si comincia a vedere l’idea di Tudor. Il Besiktas (seguito qui da 500 assatanati, come al solito rumorosi, arrivati due ore prima del match) lavora a Felden, l’Udinese è scesa da Sankt Veit. Insomma un bel po’ di chilometri per entrambe.

Partita

Tudor insiste sul modulo sperimentato in questo mese: 3-4-2-1 con Fofana e Pussetto, tornato a offendere, a sostegno dell’unica punta Lasagna. Con gli interpreti giusti c’è più concretezza. Senza Stryger e Ter Avest (tornati a Udine) a Opoku (difensore puro e si vede) e Pezzella (che per ora non parte per Parma) chiede molto movimento sulle corsie, correre e coprire, a Jajalo (bene) di dare ordine, a Mandragora di inserirsi di più. È infatti il primo tiro dopo 4’ è suo, fuori. Il Besiktas tiene la linea a quattro molto alta con l’esperto croato Vida che la comanda. Davanti a loro c’è il cagnaccio Gary Medel che gioca come all’Inter: ringhia. Ma dopo 30’ prende un colpo ed esce. L’intramontabile Burak Yilmaz, (nei sogni del Lecce?) è davanti ad aspettare qualche magia dalla trivela Quaresma che solo una volta costringe al fallo Opoku. L’Udinese dietro non corre alcun rischio e Becao piace già. Ai turchi Manca Ljiaic, infortunato, e si sente. Ma è l’infortunio di Medel ad accendere l’Udinese perché Ozyakup, spostato davanti alla difesa, pasticcia e consente a Pussetto velocissimo e Mandragora di attaccare meglio la profondità. Il centrocampo turco viene saltato con lanci lunghi e cambi gioco. Pure il portiere Karius (guarda un po’) pasticcia coi piedi quasi innescando Lasagna che è in agguato, ma gli arancioni friulani, guadagnano un palo su punizione di Jajalo (con deviazioni) e un’altra punizione di Mandragora, il più intraprendente, che Karius blocca.

Ripresa

Ma la squadra di Tudor concretizza la sua superiorità dopo un minuto e mezzo con Lasagna ben servito da Jajalo. E dopo 6’ c’è il bis: pressare alti, recuperare palla e partire, è il mantra. Nasce così il raddoppio con Lasagna che serve Pussetto che castiga Karius. L’Udinese gioca da squadra, il Besiktas è fermo. Finisce qui. Perchè dal 20’ Avci cambia tutta la squadra, la nuova sembra più mobile e corre di più, anche Tudor comincia le sostituzioni ma solo l’arbitro nega a Nestorovski, appena entrato, la gioia del gol. Mentre Balic coglie il palo. Oggi pomeriggio si replica a Manzano. Quelli che non hanno giocato affrontano alle ore 18 i dilettanti del Cjarlins Buzane

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