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Gazzetta: La Samp ribalta l’Udinese

Magia di Gabbiadini e rigore di Ramirez Genovesi fuori dalla zona retrocessione

Redazione

Il commento ella Rosea alla sconfitta dell'Udinese.

I quadri e i fiori: ricordate la metafora di Ranieri? Prima bisogna costruire le fondamenta della casa sampdoriana, e poi si penserà al resto. La vittoria in rimonta conquistata contro un’Udinese mai doma racconta che il peggio è ormai alle spalle e qui può cominciare un’altra storia. Blucerchiati fuori dalla zona-retrocessione, a più tre sulla terzultima in attesa delle gare odierne, contro un’Udinese che non riesce a ripetere l’impresa del Ferraris contro il Genoa e si blocca all’improvviso, dopo il pareggino interno con la Spal. Pesano, certo, le assenze (in particolare quella di Okaka), ma soprattutto rimane il dubbio di quella che sarebbe stata la ripresa senza gli ospiti costretti a giocare 43 minuti (recupero compreso) in inferiorità numerica per l’espulsione di Jajalo in avvio di ripresa, il cui primo giallo per un presunto fallo su Bertolacci è stato a lungo contestato dall’Udinese nel primo tempo.

Rianimata

Ciò detto, senza nulla togliere, però, ai meriti di una Sampdoria che non è crollata nonostante il doppio k.o. di Depaoli e Bertolacci, con Ranieri costretto a rimescolare le carte quando i suoi erano sotto di un gol, dopo la rete di Nestorovski, bravo a sfruttare un’indecisione dello stesso centrocampista blucerchiato. A quel punto, i padroni di casa non si sono persi d’animo. Ramirez e Jankto hanno spinto forte sulle corsie esterne, dando un aiuto importante in fase di costruzione a Gabbiadini ed a Quagliarella. C’era la sensazione che la Samp avesse comunque i mezzi per aggiustare la partita, anche perché lo stesso uruguaiano, dopo il palo di testa (12’) su cross di Jankto, faceva presagire un’altra serata da spaccapartite (copyright Ranieri), secondo un canovaccio già visto con il Lecce e a Ferrara contro la Spal. Serviva, però, un colpo di genio, perché l’Udinese tutto ha fatto – almeno sino all’intervallo – fuorché arroccarsi dalle parti di Musso. De Paul ha provato a illuminare con qualche giocata sopraffina, ma gli è mancata la necessaria continuità. E, in attacco, il solo Nestorovski ha cercato il varco giusto per sorprendere di nuovo la Samp e blindare la partita. Tutto inutile, anche perché la squadra di Gotti non aveva fatto i conti con la magia confezionata da Gabbiadini su punizione al minuto numero 50 del primo tempo. Capolavoro: pallone nell’angolino alto alla sinistra di Musso e partita improvvisamente riaperta. Questo è il Manolo che serve ai blucerchiati.

La svolta

Prima dell’atteggiamento di una Samp coraggiosa, sull’andamento della sfida ha poi inciso il rosso a Jajalo per un fallo inutile a centrocampo su Ramirez. L’inferiorità numerica costringe Gotti a rinunciare a Nestorovski, l’unico dei suoi che avrebbe potuto far saltare il banco. A quel punto Opoku deve abbassarsi e il centrocampo ospite perde una pedina importante, e la squadra di Ranieri diventa ben presto la padrona di una mediana dove il rientro di Linetty, assai più efficace di Bertolacci dà nuova linfa alla spinta offensiva dei padroni di casa. L’Udinese prova a rallentare il ritmo cercando ripartenze improvvise, ma la mossa non si rivela efficace. Accerchiata dalla Samp, che prova a colpire per vie centrali con le accelerazioni di uno scatenato Ramirez, finisce per capitolare poco prima della mezz’ora. Pairetto, dopo il consulto con la Var, assegna il rigore alla Samp per un intervento scomposto di Troost-Ekong su Quagliarella (poi costretto a uscire dal campo). Dal dischetto, Ramirez fa centro. L’Udinese accusa il colpo, la Samp tira fuori tutta la sua autorità e quell’atteggiamento che nelle prime giornate era incredibilmente mancato. Gli ospiti ci provano solo una volta con Pussetto (44’), ma Audero è attento. L’Udinese al completo è ben altra cosa e non avrebbe senso gettare al vento quanto di buono fatto da Gotti sin qui. La Samp, invece, si gode i tre punti, e persino l’infermeria improvvisamente piena adesso fa meno paura.

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