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Gazzetta: Ljajic riprende l’Udinese Toro un po’ a singhiozzo

Granata in vantaggio poi i friulani cambiano modulo e ribaltano La reazione della squadra di Mihajlovic con una perla del serbo

Redazione

L'analisi della Gazzetta su Udinese-Torino

La squadra multietnica deve aver studiato il significato del verbo «sgarfare», neologismo di Delneri importato dal dialetto friulano e diventato da slogan a tormentone in pochi giorni. E in effetti fino a un quarto d’ora dalla fine l’Udinese stava «rovistando» nella testa di un Toro allo sbando, pregustandosi la terza vittoria di fila in campionato. Poi questa gara equilibrata e intensa ha cambiato padrone un’altra volta grazie a Ljajic: nella disastrosa notte di San Siro contro l’Inter il talento serbo ha fatto parlare di sé per il mal di pancia (non metaforico) che l’ha costretto ad abbandonare il campo prima della fine. Stavolta lascia il segno per motivi molto più nobili firmando il 2-2 con uno splendido gol. Tocco di destro, tiro a giro di sinistro.

LE MOSSE GIUSTEPrima osservazione: il risultato è giusto. Il Toro ha fatto la partita nel primo tempo, l’Udinese nella ripresa. Seconda: si sono affrontate due squadre che hanno una ben definita idea di calcio offensivo. Terza: i correttivi decisi dalla panchina hanno cambiato in positivo il corso degli eventi. Prendiamo i ragazzi di Delneri: subito sotto (Benassi su delizioso assist di Belotti), hanno rischiato il crollo. Inutile il cambio di modulo deciso dopo l’1-0: 4-2-3-1 con Zapata unica punta, dietro Fofana a destra, Thereau al centro e l’impalpabile De Paul a sinistra. La svolta è arrivata invece più tardi, 4-3-1-2 col doppio centravanti (con Perica) e Thereau libero di muoversi dietro le punte. Anche di segnare dopo un’ora di anonimato sfruttando di testa un perfetto cross di Widmer. Inizia allora il momento migliore dell’Udinese che culmina con il gol di Zapata, colpo di tacco abbastanza rocambolesco. Ma poi…

LA REAZIONE Il Toro ha avuto la reazione giusta quando Mihajlovic ha fatto la mossa uguale a quella di Delneri: due attaccanti di peso (nessun riferimento al caso di Maxi Lopex, da settimane in lotta con la bilancia) e Ljajic trequartista libero di fare danni un po’ dovunque.

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