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Gazzetta: Okaka rilancia Udine

Il centravanti col 7 di domenica ha rialzato la sua media: 5,83. Senza di lui i friulani perdono

Redazione

L'analisi della Gazzetta sull'Udinese in vista di Firenze.

Gioco. Partita. Incontro. Nel senso che Stefano Okaka gioca la prima partita da titolare, segna il primo gol di questo campionato e l’Udinese batte il Bologna e allontana tutti i cattivi pensieri derivati da tre sconfitte di fila, due delle quali in casa con Parma e Brescia. E’ bastato quindi il ritorno del gigante di castiglione del Lago, catapultato nuovamente a Udine in serie A, da quella Premier che lui ha tanto desiderato e amato. A Watford non c’era posto per Stefano. Ricomposti in fretta i cocci dopo il litigio con l’allenatore Igor Tudor di fine maggio, Stefano, che ha un carattere forte, come quello del tecnico croato è tornato a disposizione e ha ripreso a segnare.

Gol che pesano

Nello scorso campionato il centravanti bianconero andò a bersaglio sei volte. E fu spesso decisivo. Quei numeri lo hanno portato a una valutazione medio-alta per la Magic e per i fantaallenatori che vogliono acquistarlo: 17 crediti. L’esordio nel nuovo campionato non è stato di grande impatto: Stefano è entrato due volte nella ripresa con Brescia e Verona senza dare la svolta. Ma domenica è stato determinante e la sua media si è alzata: la media voto è di 5,83, frutto del 7 ottenuto col Bologna. Da quando è sbarcato in Friuli Okaka è stato molto importante per il gioco di Tudor. Un dato balza agli occhi: senza di lui l’Udinese ha vinto soltanto una volta. All’ultima di campionato a Cagliari (1-2) quando l’attaccante non fu convocato per il noto diverbio con l’allenatore. Con Stefano in campo l’Udinese ha vinto sette partite su 12. Il centravanti si è tolto le soddisfazioni delle doppiette con Frosinone e Spal, gare fondamentali per la salvezza dei bianconeri.

Condizione

Avendo perso un po’ di tempo nell’estate al Watford dove ha capito subito che non aveva chances, il massiccio centravanti (che si è legato per tre anni all’Udinese) non può ancora essere in una condizione straripante e deve prendere meno gialli. E’ a già a 2. «Ha un’ora nelle gambe», ha detto il tecnico. Che, però, dopo la sfida vinta col Bologna alla Dacia Arena, ha aggiunto: «Con lui e De Paul faremo grandi cose».

Missione Fiorentina

Domenica a Firenze nel match dell’ora di pranzo Don Rodrigo, prima di imbarcarsi per raggiungere la Nazionale argentina (convocato pure il portiere Juan Musso), torna (dopo tre turni di squalifica) in campo in e A contro la squadra che, forse, più lo voleva durante il mercato. L’altro posto se lo giocano Lasagna e Nestorovski che per ora ha perso l’auto. L’Audi è di proprietà del papà. Era immatricolata all’estero.

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