L'analisi della sfida del Friuli nell'edizione odierna della Gazzetta dello Sport:
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GdS: “L’Udinese ricomincia da tre Il Parma regge finché può”
L'analisi della sfida del Friuli nell'edizione odierna della Gazzetta dello Sport
"Da zero e tre il passo è breve ma promettente. L’Udinese può finalmente cominciare il proprio campionato dopo tre sconfitte con nemmeno un gol segnato: stavolta ne mette a referto tre tutti insieme e soprattutto – elemento forse ancor più importante del risultato – vede aprirsi orizzonti più luminosi. Perché il mercato stavolta ha dato a Gotti uomini di qualità, riempiendo le caselle che mancavano alla rosa e la personificazione è il Tucu Pereyra. L’argentino riempie gli interstizi tra le linee, inventa, strappa. E si inserisce perfettamente nella nuova combinazione del centrocampo bianconero: il più contento del suo arrivo è probabilmente De Paul, che parla la stessa lingua tecnica e non deve più far tutto da solo. Come troppo spesso gli è capitato nel recente passato. Il trio si completa con Arslan: lui può dedicarsi allo smistamento ordinato da vigile della mediana, i due argentini poi pensano al playmaking qualche metro più avanti. Non è solo questione di uomini. Rispetto alla formazione «retrattile» delle prime settimane, l’Udinese va a caccia nella metà campo avversaria, impigliando le linee e confondendo le idee del Parma. Vedere, a dimostrazione, il gol del sorpasso, dopo che nel primo tempo Samir aveva replicato velocemente al gol di Hernani. Pereyra sfrutta l’errore di Kurtic in disimpegno, strappa in area e chiama Iacoponi all’autogol.
La svolta l’ha data comunque Gotti: dopo essersi già giocato Pussetto e Makengo, ha alimentato l’attacco con Forestieri e l’attesissimo Deulofeu (in campo dopo 7 mesi di stop per infortunio) passando al 4-2-3-1. Così, dopo una delle tante palle perse da Karamoh in offensiva, l’ennesimo strappo di De Paul ha visto là davanti una linea da 4 che il Parma non è riuscito ad arginare: rifinitura di Okaka, palla a Pussetto, specchio davanti da colpire e colpito puntualmente. E a quel punto il Parma – senza Inglese e Cornelius tra gli altri – non ha più avuto la forza concussiva per rispondere ancora".
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