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GdS: “Mandragora a quota 100 con l’Udinese sfida Juric”

Redazione

Il regista torna titolare, festeggia la centesima in A

La Gazzetta dello Sport sul centrocampista bianconero:

Rolando Mandragora, nel 2013, era un ragazzino quando Ivan Juric lo allenava nella Primavera del Genoa. Oggi il centrocampista napoletano festeggia con la maglia dell’Udinese la centesima partita in serie A. Juric, tecnico del Verona che fa impazzire i tifosi dell’Hellas, ma soprattutto le squadre avversarie, sorprese da cotanto ritmo, ha cresciuto quel ragazzo di Scampia arrivato a 14 anni a Genova. «Inseguivo un sogno e il Genoa fu il primo club a credere in me, che venivo considerato troppo gracile», racconta sempre il centrocampista che ha giocato cinque partite in A in rossoblù col grifone, una con la Juventus che a giugno dovrà decidere con l’Udinese come gestire il suo futuro, 36 col Crotone dove ha avuto il primo vero impatto con il campionato dei grandi e 58 con l’Udinese che gli ha dato due anni di continuità. Mandragora ricorda sempre che Juric ha contribuito alla sua crescita.

La scuola Gasp

Ma il colpo di genio lo ebbe il maestro di Juric, quel Gian Piero Gasperini che il 29 ottobre del 2014 decise che quello scugnizzo si sarebbe dovuto inchiodare sulla stella della Juve Paul Pogba. A tanti sembrò un azzardo pazzesco. Il Gasp ebbe ragione. Quel ragazzo voluto al Genoa da Fabrizio Preziosi, figlio di Enrico, fece una gran partita. E si fece conoscere all’Italia del pallone. Da lì Rolandino spiccò il volo guadagnandosi tutte le nazionali giovanili e nel 2016 la Juventus.

Il faro

Per Luca Gotti, il tecnico che ha ridato autostima ai calciatori dell’Udinese, Mandragora è indispensabile. Domenica a Brescia non lo ha fatto partire titolare per la prima volta (scegliendo Jajalo), ma sapendo che gli sarebbe tornato utile a gara in corso. Con Tudor il regista non giocò solo a Brescia, e non partì titolare a Milano con l’Inter. Il suo rendimento con Gotti è cresciuto. Gli manca il gol che nella passata stagione trovò tre volte. Eppure Mandragora, quando può, cerca la conclusione dalla distanza. Le cifre dicono che pur stando particolarmente attento a tamponare, in queste 23 giornate ha creato 30 occasioni, ha tirato 34 volte verso la porta avversaria centrando lo specchio 8 volte. I cross sono 19, i lanci 46, nei contrasti non è Fofana (69%) ma è sopra al 53%. Oggi Juric vedrà che l’allievo si è trasformato in professore del centrocampo. A giugno farà gola a tante pretendenti.

Sostegno

Ma oggi Mandragora dovrà trascinare l’Udinese a una vittoria che manca da metà gennaio. Da Verona arriveranno in tanti per un derby triveneto che infiamma i friulani che in settimana hanno sostenuto la squadra. La società (entrata in Confindustria) risponde offrendo a tutti gli abbonati la possibilità di portare un amico alla Dacia Arena. Pagherà soltanto un euro. Il Verona è imbattuto nelle ultime quattro gite fuori porta. Sarà dura.