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Il Gazzettino: I bianconeri restano in convalescenza

Monica Valendino

Apertura de Il Gazzettino sullo stato di forma dell’Udinese: Contro il Sassuolo sono emersi i primi (tiepidi) segnali di crescita: non solo la squadra di Colantuono ha messo nella contesa tanto cuore, ma quel che più conta non ha regalato...

Apertura de Il Gazzettino sullo stato di forma dell'Udinese:

Contro il Sassuolo sono emersi i primi (tiepidi) segnali di crescita: non solo la squadra di Colantuono ha messo nella contesa tanto cuore, ma quel che più conta non ha regalato un tempo all'avversario come è quasi sempre successo nelle precedenti gare per cui ci poteva anche stare il successo che avrebbe spazzato alcune delle minacciose nubi che si sono addensate all'orizzonte.

Ma l'Udinese è ancora malaticcia, è costretta a rimane in trincea a lottare per la sopravvivenza. Non può fare altro, per ora. C'è ancora molto da fare, l'undici bianconero non convince, è "poverello", senza una precisa identità, senza un gioco valido, senza le armi pesanti per sperare di stendere chiunque e non solo il Sassuolo, con alcuni elementi ancora la di sotto delle proprie possibilità. È un complesso che paga talune assenze. E mai come contro l'undici di Di Francesco si è avvertita la mancanza di Duvan Zapata. Nel secondo tempo, in particolare negli ultimi 20', i bianconeri hanno mantenuto sistematicamente l'iniziativa, ma non sono mai riusciti a trovare il guizzo vincente, vuoi perché Di Natale aveva esaurito il carburante tanto da essere sostituito, vuoi perché Thereau è ancora la brutta copia del giocatore ammirato un anno fa, vuoi perché Perica e Aguirre non hanno ancora completato il rodaggio indispensabile per poter garantire un contributo importante alla causa bianconera. (...)