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Il Gazzettino: Jajalo si vuole riprendere l’Udinese

Più volte abbiamo ricordato che Lecce può essere terra di conquista. La gara dell'Epifania rappresenta un'opportunità unica per i bianconeri per conquistare i tre punti e migliorare la classifica.

Redazione

Apertura de Il gazzettino con jajlo in primo piano.

 Ma la sfida del Salento va preparata nei dettagli, con la giusta concentrazione e in quest'ottica la società ha optato per il ritiro anticipato che scatterà nel tardo pomeriggio di oggi. Una decisione presa di comune accordo con Luca Gotti, per non abbassare la guardia in un momento in cui si può tornare a vincere in trasferta: al Via del Mare il Lecce in questa stagione non ha mai vinto e in almeno due circostanze si è salvato per il rotto della cuffia; inoltre è la squadra che ha la difesa (unitamente a quella del Genoa) più perforata con 35 gol subiti e che contro i bianconeri oltretutto sarà priva del suo migliore difensore, il friulano Calderoni.

PAROLA A MATOLa formazione bianconera è praticamente fatta, potrebbe essere la stessa che ha vinto e convinto contro il Cagliari. Usiamo il condizionale perché Mato Jajalo è tornato al top e spera che gli venga riconosciuta la leadership quale mediano metodista, ruolo che ha svolto con personalità, diligenza e acume tattico. Il problema, per il diretto interessato, è che nel frattempo chi lo ha sostituito nel mese di dicembre, Rolando Mandragora, è stato protagonista di prestazioni importanti e non è facile a questo punto scalzare il campano dalla formazione titolare, né sembra logico tornare a spostarlo nel ruolo di mezzala al posto di Seko Fofana, che pure sta rispondendo al meglio alle aspettative di Gotti. Il bosniaco quindi dovrebbe partire ancora dalla panca, anche se non molla: «Sono tornato al meglio della condizione generale ha detto l'ex rosanero a Udinese Tv per cui mi metto in discussione e ci tengo a dare un contributo importante alla squadra. Conta però il contributo del collettivo e ripetere la prestazione fornita contro il Cagliari. Vogliamo migliorarci anche se l'obiettivo primario rimane la salvezza. Se la concorrenza è uno stimolo? Si, ma ognuno deve dare il 100 per cento, il calcio è sport di squadra, tutti devono rendere al top». (...)

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