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Apertura de Il Gazzettino riservata alla situazione in casa Udinese.
Il "Friuli" domani va espugnato. Contro il Frosinone l'Udinese non ha alternative, non ci sono se o ma che tengano, non esistono alibi perché l'avversario è alla sua portata, potenzialmente è inferiore anche se ha iniziato baldanzoso la sua avventura nel massimo campionato riuscendo a pareggiare sul campo della Juventus, oltre a essere reduce dal successo a spese della Sampdoria.
Ma l'occasione è davvero ghiotta, probabilmente irripetibile per vanificarla, in caso contrario scoppierebbe inevitabilmente la crisi con tutte le conseguenze che ne deriverebbero. Se ne rendono conto un po’ tutti in casa bianconera: dalla proprietà, ai dirigenti, a Colantuono (che ieri ha compiuto 53 anni) al resto della squadra che si appella ancora una volta a Di Natale, che in questi giorni è parso tirato a lucido e pare avere il colpo in canna.
L'Udinese non vince in casa da sei mesi, esattamente dal 25 aprile scorso quando sconfisse il Milan per 2-1 dopo una gara quasi perfetta; poi il "Friuli" è diventato terra di conquista per Inter, Sampdoria, Sassuolo (relativamente al campionato scorso) e per Palermo, Empoli e Milan in questo torneo. Solamente contro il Genoa (1-1, gol di Di Natale e Perotti) i bianconeri sono riusciti a bloccare l'emorragia di sconfitte consecutive.
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