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Messaggero Veneto: L’Udinese deve lavorare anche sulla testa

L'opinionista. La partita di Firenze analizzata da Dario Marcolin: «Dopo un solo retropassaggio sbagliato da Ekong è subentrata la paura»

Redazione

Apertura del Messaggero Veneto con  l'intervista a Dario Marcolin.

Metti un ex centrocampista d'esperienza come Dario Marcolin, presente domenica scorsa al Franchi come voce tecnica nella diretta di Fiorentina-Udinese trasmessa da Dazn, e ti ritrovi un consulente esterno inaspettato, molto attento ai fatti di casa bianconera, filtrati da un'attenta analisi e corroborati da una serie di spunti su cui anche Igor Tudor potrebbe farci un pensiero.Marcolin, lei in sede di commento è stato a tratti duro con l'Udinese uscita sconfitta, ma non piegata dall'1-0 subito Firenze.«Sono sincero, quando ho letto la formazione con le due punte e De Paul in mediana mi sono incuriosito e poi sono rimasto prima sorpreso, perché il 3-5-2 era offensivo, e poi un po' rammaricato perché a fronte dell'ottima partita fatta nel primo tempo, è subentrata un po' di insicurezza dopo l'errore sul retropassaggio di Ekong».Partiamo dai punti a favore, allora. Pollice alzato per...«Solidità, fisicità e tattica. La squadra è tosta, ben messa in campo e nel primo tempo ha proprio fatto la partita che doveva fare lasciando zero metri a Chiesa e Ribery. La squadra ha struttura, è stata compatta e la fase difensiva è stata eccellente».Il difetto più evidente?«Il mancato apporto dei centrocampisti interni. Mandragora è sembrato molto bloccato e in generale i centrocampisti devono accompagnare di più l'azione in questo sistema. Conte a Torino vinse lo scudetto con il 3-5-2 e aveva due interni come Vidal e Marchisio che arrivavano sempre dentro l'area di rigore avversaria, e anche quando giochi in trasferta devi essere incisivo con gli interni».Altri nei dell'Udinese che ha sfidato la Fiorentina?«Sì, dopo l'errore di Ekong ci sono stati più errori individuali che tattici e da lì ì cominciata un'altra partita, e l'Udinese è sembrata più preoccupata e meno propensa a provarci».Forse anche perché De Paul non era in giornata, l'ha detto a chiare lettere anche Tudor in sede di commento...«La cosa più bella l'ha fatta dopo tre minuti presentandosi col taglio in diagonale davanti a Dragowski, ma resto dell'idea che dove agisce non è nel vivo del gioco. Rodrigo va sfruttato, lo devi mettere centrale dietro le punte e molto deve passare dai suoi piedi. Domenica ha giocato sotto la panchina di Montella nel primo tempo, ma da rifinitore a sinistra è fuori dalla zona calda».

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