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Messaggero Veneto: Serve l’Udinese che piace

Redazione

Scuffet di nuovo titolare, Angella e Badu confermati, davanti un tridente

La disamina del Messaggero Veneto su Udinese-Palermo:

Dopo il (brillante) pareggio sulla Juventus, dopo il (confortante) successo di Pescara, l’Udinese deve aggiungere il terzo tassello di un mese che è fondamentale per poter imbastire un finale in crescendo. Ricordate quello spot? «Basta poco... Che ce vo’?». In definitiva il Palermo non è una superpotenza di questo campionato. Anzi. Con Crotone e Pescara giace sul fondo della classifica da sempre ed è una delle (tre) candidate alla retrocessione, considerando che l’avversaria più vicina è sette punti più in alto. Raggiungerla è un’impresa proibitiva per una squadra che ne ha raccolti 15 nelle prime 28 giornate. Il problema, però, è che dall’Udinese – ahinoi – non sai mai che risposta aspettarti, anche quando la domenica è in discesa. Scenario. Ma a guardare bene la “pendenza” oggi almeno un cavalcavia c’è sulla squadra dei bianconeri. All’ora di pranzo l’Empoli riceverà il Napoli: potrebbe davvero restare inchiodato a quota 22 e così, dopo aver metabolizzato il risultato, il Palermo potrebbe davvero giocare per vincere al Friuli, un colpo che riporterebbe i siciliani a “meno 4”, di nuovo vicini all’obiettivo. Insomma, quella delle 18 sotto l’arco dei Rizzi potrebbe essere davvero una gara importante in chiave salvezza, il modo per mettere alla prova l’Udinese che, tra l’altro non sarà al gran completo, condiderano i tre forfait che incideranno sulle scelte prima del calcio d’inizio. Ma quali sono invece le frontiere bianconere? Delneri in sede di presentazione non ha parlato di traguardi, di avversarie da mettere nel mirino, ha semplicemente fatto capire che l’idea è quella di allungare la mano in corsa e mettere nel sacco più punti possibile nelle ultime dieci giornate. Anche perché quelle che stanno davanti sono piuttosto lontane: il Chievo (la più vicina) è a 5 lunghezze e oggi sfiderà il Bologna, seppur in trasferta. Insomma, anche a livello psicologico questa stagione è davvero complicata. Complicata da quel passaggio a vuoto che ha fatto raccogliere alla squadra appena 4 punti nei primi due mesi del 2017. Scelte. Accidenti al calendario? Anche. Ma anche l’Udinese ci ha messo del suo (nella trasferta di Empoli, nella gara interna col Sassuolo, per esempio) e ora dovrà anche dimostrare di avere in rosa delle seconde linee in grado di sostituire con qualità un titolare come Karnezis, il cui forfait si somma a quelli di Felipe (out per la seconda domenica di fila) e di Fofana (che ha purtroppo finito la propria stagione in anticipo). Così al posto del nazionale greco rivedremo dal primo minuto Simone Scuffet, il portiere di Remanzacco: inutile dire che tutto lo stadio oggi seguirà la sua prestazione con grande attenzione e un pizzico di preoccupazione, visto che manca all’appello da mesi. E la speranza è che sappia rispondere come fece nella primavera di tre anni fa, quando Guidolin lo gettò nella mischia ancora minorenne: ha qualità e tecnica. Formazione. Davanti al numero 22 una retroguardia a quattro, con Widmer e Samir sulle fasce, con Danilo e Angella centrali. A centrocampo ci sarà sempre Badu con Jankto sull’altro fianco di Hallfredsson, il perno della mediana, un reparto che potrebbe tornare a quattro con De Paul più arretrato, Ma l’argentino all’inizio partirà nel tridente con Thereau (a sinistra) e Zapata al centro.