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Messaggero Veneto: Troppi fantasmi per spaventare davvero la Juventus

L'Udinese schiera le seconde linee e tutte tradiscono la fiducia di Gotti Discorso qualificazione subito chiuso. Risparmiati almeno i titolari per il Milan

Redazione

L'apertura del Messaggero Veneto sulla sconfitta dell'Udinese.

Meglio cambiare canale. Deve averlo pensato più di qualche telespettatore ieri sera sintonizzato sull'ammiraglia Raiuno. Meglio cambiare canale, anche per l'Udinese, voltare pagina, dimenticare la Coppa Italia, i quattro ceffoni subiti dalla Juventus e rituffarsi sul campionato. Tanto, in definitiva, all'appuntamento si è presentata la "squadra 2", senza Musso, senza De Paul, senza Mandragora, gente sulla quale Gotti conta per consolidare la classifica nel girone di ritorno. Stavolta la filosofia del turnover non ha funzionato come era successo contro il Bologna. Troppa la differenza tra quella avversaria nel turno precedente e la Vecchia Signora, seppur senza Cristiano Ronaldo, alle prese si dice con una sinusite strategica. Poco male. Là davanti Maurizio Sarri schiera un tridente composta da Douglas Costa, Higuain e Dybala che pochi in Italia e in Europa possono permettersi. E già questo assetto tutt'altro che dimesso da parte degli otto volte campioni d'Italia la dice lunga sul divario tecnico presente sul rettangolo dello Stadium a partire fin dai primi minuti. Il trio juventino infatti incrocia i guantoni con una difesa lontana parente di quella vista in campionato, con il solo Nuytinck presente sul centrosinistra assieme a De Maio, il centrale che sostituisce Ekong, e a destra uno spaesato Opoku sukl quale bisognerà fare delle considerazioni profonde in sede di mercato. Dotato di grande forza fisica e pure di una certa personalità, il ghanese dovrà giocare ancora parecchio a livello europeo per diventare un difensore affidabile, per ora alterna giocate interessanti a ingenuità tipiche di chi si è formato in un calcio come quello tunisino. Insomma, forse sarà meglio spedirlo in prestito all'estero o in serie B, dove potrebbe giocare coin continuità metabolizzando movimenti e trucchetti del mestiere.Un discorso che potrebbe essere riferito anche a chi ieri ha giocato da "volante" come direbbero i sudamericani, il brasiliano Walace, lentissimo, poco preciso addirittura nel tocco, roba da farsi togliere il passaporto di "Ordem e Progresso", altro che Seleçao. L'impressione è che il ragazzo non sia fatto per i ritmi del Vecchio Continente, visto che già da un paio di anni è di stanza in Europa, considerando le sue esperienze passate nella Bundesliga con Amburgo e Hannover. In soldoni, potrebbe partire anche lui entro questa sessione di mercato, tanto Jajalo, utilizzato ieri da interno sinistro, ha più credibilità di Walace da regista. (...)

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