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MV: “Bastano due lampi di re Ibra: l’Udinese si arrende al Milan”

L'analisi del match contro i rossoneri nell'edizione di oggi 2 novembre del Messaggero Veneto

Redazione

L'analisi del match contro i rossoneri nell'edizione di oggi 2 novembre del Messaggero Veneto

"In definitiva il Milan capoclassifica ieri al Friuli si può racchiudere in due giocate del suo totem. Sotto il profilo tattico quello d'avvio è più che altro un 4-1-4-1, con il turco Arslan staccato e a protezione della difesa, un mediano ordinato ma un po' troppo leggero per fare da diga contro una squadra. Manca qualcosa, la squadra di Gotti si schiaccia troppo a ridosso della linea difensiva e per questo motivo il 4-1-4-1 si trasforma in un più tradizionale 4-3-3. Nell'intervallo l'Udinese non cambia nulla a livello di pedine in campo, ma riparte alzando subito il baricentro, i rossoneri sembrano stranamente poco reattivi, tanto che Pussetto entra in area fin troppo facilmente e lo 007 Romagnoli falcia le gambe dell'argentino per arrivare al pallone. Rigore, un rigore storico per i bianconeri che non ne calciavano uno dal 7 aprile 2019, in mezzo 50 partite. La gara pare incanalata verso il pareggio, perché Lasagna piazzato per cercare la sparata vincente in contropiede al posto di Okaka pare un pesce fuor d'acqua. Samir su un pallone in area di Rebic non ci arriva, De Maio si ritrova a terra nel spalla contro spalla con Ibra che si alza per la rovesciata vedendo il pallone alto. Musso può solo vedere la "biciclettona svedese" infilarsi nel sacco, l'Udinese protesta per un gioco pericoloso che arbitro e Var non ravvisano". 

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