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Vanni Zagnoli: Parma Chiude

Domani al Tardini non si gioca, la partita Parma-Udinese è il primo rinvio nella storia del calcio italiano di vertice per fallimento in vista. Non è tanto questione di sicurezza, il Gos si sarebbe do- vuto riunire oggi e aveva pronta la...

Monica Valendino

Domani al Tardini non si gioca, la partita Parma-Udinese è il primo rinvio nella storia del calcio italiano di vertice per fallimento in vista. Non è tanto questione di sicurezza, il Gos si sarebbe do- vuto riunire oggi e aveva pronta la soluzione delle porte chiuse, in caso di sciopero degli stewards, il punto è che anche il sindaco ducale, il grillino Federico Pizzarotti, ha voluto rimandare la gara. Perché sia vera, perché i giocatori vengano pagati, perché insomma lo spettacolo del calcio sia vera- mente tale. Anche se ufficialmente sono stati gli allenatori e i calciatori a chiedere di evitare una gara senza pubblico. A Collecchio c’erano tutti. Il presidente Manenti avrebbe svolto il cda da solo per- ché i soci di minoranza non si so- no presentati, anche per questo è stato rinviato: Giuli (Energy Ti) farà probabilmente causa a Ghirardi, Maria Isabella Camporesi non entra in consiglio. Alla fine il pisto- iese ha parlato alla squadra: «Sto facendo il massimo, abbiate fiducia. Lavoriamo per voi». La litania va avanti dal raduno. «Sette mesi da film - confessa il capitano Alessandro Lucarelli - Ghirardi ci ha abbandonati e Taci non si è mai vi- sto». Manenti viaggia, da Nova Go- rica al centro sportivo di Collecchiello, basta però dare un’occhiata alla sede della sua Mapi grup (scritta così, quasi in dialetto) per capire che non ha milioni. Chiunque può fare come lui, cioè chiedere aiuto all’Est.

PAROLA ALL’AIC

Nel Parmense c’era il presidente dell’Aic Damiano Tommasi, che ha convinto i giocatori a rimanda- re la messa in mora. «Perchè in fondo non serve a niente», conver- gono nello spogliatoio gialloblù. «Arriverà una nuova penalizzazione - racconta l’ex giallorosso - La messa in mora è sul tavolo, sospesa. Il Parma fa rumore perchè è in serie A, ma in categorie inferiori si vivono situazioni anche peggiori: per la regolarità dei campionati, serve stabilizzare i posti di lavoro, non può succedere una vicenda del genere a metà stagione». Il presidente Carlo Tavecchio avalla il rinvio: «Perchè gli allenatori e i giocatori di entrambe le squadre hanno espresso disagio nel gioca- re a porte chiuse». Da Udine il capitano Totò Di Natale esprime «solidarietà ai gialloblù». Ma poi questa partita verrà recuperata? Per- ché di qui a un mese il Parma dovrebbe fallire. L’associazione industriali non vuole farsi carico di questi 96 milioni di debiti (si parla persino di 200), qualche imprendi- tore sarà in pole position per la ripartenza dalla serie B, ma il rischio è che il Parma neanche cen- tri il traguardo minimo del falli- mento pilotato, perchè andrebbero pagati tutti i tesserati. Dall’estero magari arriveranno dopo, come a Bari. L’ex presidente del Bologna Gazzoni attese il fallimento per prendere la società rossoblù. Ecco, al capezzale emiliano ci so- no tutti con le parole, nessuno tuttavia ha soldi da gettare. In fondo il club crociato doveva già fallire 13 anni fa, con il crac Parmalat. E’ troppo facile andare di “pagherò”, in questo le famiglie Tanzi e Ghirardi sono speculari. A proposito: l’ex presidente Tommy smentisce di essere indagato per una firma falsa da un milione, si sente tradito da Taci e persino da Leonardi, con quei 200 e passa calciatori contrattualizzati al passivo.

"Vanni Zagnoli @ Il Messaggero

http://www.vannizagnoli.it

 

 

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