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Balbo: In attacco ci si divertirà quest’anno!

Mattina di settembre, tersa, quasi autunnale per i colori. Al Bruseschi l’Udinese che si allena, una manciata di spettatori, tra i quali Abel Balbo: “E’ la prima volta che vengo a vedere i bianconeri quest’anno”, ci...

Monica Valendino

Mattina di settembre, tersa, quasi autunnale per i colori. Al Bruseschi l'Udinese che si allena, una manciata di spettatori, tra i quali Abel Balbo: "E' la prima volta che vengo a vedere i bianconeri quest'anno", ci racconta. "L'impressione che ho è buona, è un'ottima squadra che ha cominciato bene vincendo su un campo difficile. Colantuono lo conosco da anni, è un bravissimo allenatore che ha fatto bene ovunque. E' un ottimo acquisto davvero. Ricorda un po' Spalletti, del resto sono molto amici, anche se valutarlo  è difficile per me".

Abel non può esimersi dal giudicare l'attacco bianconero: "E' completo, ci sono giocatori che sanno tenere palla e segnare. Poi c'è Totò, unico. Soprattutto c'è anche chi lo può sostituire quando mancherà. Credo ci si possa divertire là davanti".

Da Udine a Roma, ma sponda giallorossa:  "E' la squadra oggettivamente più completa, anche se non è detto che vinca: se cambierà la mentalità, mantenendo la concentrazione avuta con la Juve sarà la prima candidata a vincere lo Scudetto, se non cambia farà fatica".

Lo sguardo si posa poi su un'altra ex, la Fiorentina: "E' un'incognita, è una buona squadra che però non so ancora definire: sono curioso di vederla allocare sul lungo periodo, ad oggi onestamente non so ancora capire che campionato può fare".

Manca, però, un Balbo al calcio italiano: "Oggi non ci sono giocatori con le mie caratteristiche, anche perché i giocatori importanti vanno tutti fuori all'estero. Negli anni '90 i migliori erano qui, oggi non più".

Colpa di tanti, troppi stranieri: "E' un problema italiano, qui si lavora male sui settori giovanili. Se non ci sono italiani da lanciare, giustamente le squadre vanno a prendere i giocatori fuori, anche perché costano meno. La nazionale è infatti povera, i talenti mancano e si vede".

Tutto il contrario dell'Argentina: "E' la numero uno in assoluto: ci sono tanti giovani di valore e campioni oramai affermati. Del resto quando hai Messi, Aguero, Di Maria e puoi tenere in panchina Icardi, Lavezzi, Dybala non puoi che essere una formula uno!".

Il tutto mentre Totti e Di Natale stanno oramai quasi per appendere le scarpe al chiodo: "Mancheranno  tantissimo quando smetteranno. Sono due giocatori straordinari, ma sono soprattutto punti di riferimento per i giovani. Sono esempi che non hanno mai fatto parlare di loro fuori dal campo e mancheranno sorpattutto per questo".

Infine lo sguardo si posa sul nuovo Friuli: "Non l'ho visto ancora da dentro, ma ci sarò per una partita con i grandi ex quando ci sarà l'inaugurazione! Non ho più di 5 minuti sulle gambe però ci proveremo! Come sarebbe stata una coppia con Balbo e  Totò? Se giochi con i campioni è sempre facile!".

 

 

 

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