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Fiore: “Un cambio era necessario. De Canio la scelta giusta”

Stefano Fiore commenta l'esonero di Colantuono ("era necessaria una svolta") e l'arrivo di De Canio, avuto come tecnico proprio all'Udinese dal 1999 al 2001

Monica Valendino

L'Udinese ha ufficializzato l'esonero di Stefano Colantuono, ora punterà su Gigi De Canio per raggiungere una salvezza che fino a qualche settimana fa sembrava una formalità: "E' una stagione difficile, mi pare evidente", racconta Stefano Fiore, uno che ha conosciuto da vicino proprio il nuovo tecnico designato. "Credo che anche la gara con la Roma ha detto che un cambio era necessario, la squadra mi sembrava arrivata, serviva qualcosa di nuovo. Mi sembra saggia la scelta di puntare su De Canio, ha fatto già bene a Udine, conosce ambiente e società. Ora serve badare al sodo per uscire da questa situazione".

Tra i papabili c'erano anche Calori e Bertotto:  "Erano altre possibilità, sarebbe stata una scelta più locale con qualcuno che conosceva il mondo dell'Udinese da vicino".

De Canio, dunque, ritorna dopo quindici anni esatti: "La prima stagione ricordo che fu molto positiva con la conquista dell'Intertoto, la seconda  fu condizionata da questo aspetto. Partiamo fortissimo, poi fu una stagione tribolata, il tecnico fu allontanato, ma il suo lavoro fu ottimo. E' uno attento ai particolari, uno meticoloso e ora serve uno così. L'Udinese è una buona squadra anche se non ottima, ma ha le potenzialità per salvarsi".

Atalanta, Udinese, Palermo, Frosinone, Carpi: chi è più in difficoltà? "E' un bene che ci siano più squadra a lottare, hai più possibilità di salvarti. Non rischi solo tu, diciamo. Palermo, Udinese e Atalanta sono quelle che vengono inseguite e hanno un vantaggio di punti, ma Carpi e Frosinone hanno il vantaggio di non avere nulla da perdere, le davano tutti per spacciate invece sono lì. Rischiano tutte, ma l'Udinese sembra quella messa meglio per la qualità della rosa, il Palermo forse quella che sta peggio".

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