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Maran: ‘Io l’anti-Mourinho? Non scomodiamo i miti!’

Non ci sta se lo definisco anti-Mourinho. “ Non scomodiamo i miti, stiamo con i piedi per terra”. E’ Rolando Maran che parla, l’allenatore del Chievo che domenica incrocerà l’Udinese. Rolly, per gli amici, è un mister assai...

Lorenzo Petiziol

Non ci sta se lo definisco anti-Mourinho. “ Non scomodiamo i miti, stiamo con i piedi per terra”. E’ Rolando Maran che parla, l’allenatore del Chievo che domenica incrocerà l’Udinese.

Rolly, per gli amici, è un mister assai pragmatico,51 anni, la maggior parte dei quali passati al Chievo, dove arrivò come giocatore nel 1986, poi tra andate e ritorni, eccolo ancora qui a capo della pattuglia dei “mussi” come allenatore, capace dell’ennesimo miracolo. Dai sorrisetti della prima apparizione in serie A il Chievo è diventato una solida realtà del nostro calcio lanciando giovani, esprimendo sempre un calcio godibile, mai ingarbugliato in storie strane, limpido come il suo allenatore e il suo presidente Luca Campedelli, l’Herry Potter di antica memoria.

Praticamente Rolly, sia da giocatore che da allenatore, vive in un fetta di paradiso del calcio, dove le pressioni sono pari a zero, se non due volte l’anno, quando incontrano i fratelli maggiori del Verona, senza dimenticare per un lustro o giù di lì, i padroni della pelota veronese erano loro, proprio i “mussi”.

Rolly la tua vita nel calcio passa sempre da Verona sponda Chievo. “ Sono nato calciatore qui, e sempre qui ho fatto il doppio salto dalla c2 alla serie B poi un po’ di giri per l’Italia e di nuovo ancora qui”.

Praticamente casa tua. “Direi di si”.

Tra giocatore e allenatore è stato un passaggio indolore ? "Come tutti i passaggi, qualche fosso da saltare c’è stato. Ho cominciato la carriera di allenatore grazie a Baldini che mi ha voluto come vice e poi da cosa nasce cosa e ora …”

E ora hai salvato il tuo Chievo dopo un campionato sofferto, ma che sempre ha espresso un bel gioco  e dei giocatori di spessore (leggi Paloschi e Pellissier ). Non credi che fra Chievo e Udinese ci sia un certa somiglianza… “Sì, credo di sì, anche se l’Udinese ha una organizzazione di scouting molto importante, ma entrambe guardano con assoluta oculatezza ai bilanci e non sprecano inutilmente risorse”.

E il rapporto con Campedelli ? “ Basta che ci guardiamo negli occhi e ci capiamo senza tante parole…”

Infatti non sei mai andato fuori le righe nei tuoi interventi post partita e nelle dichiarazioni ufficiali, tanto da sembrare una persona estremamente pacifica in questo mondo del calcio turbolento “Piano, non amo chiassate, ma credo di saper parlare ai miei giocatori e a muso duro quando serve, ma quando serve, per il resto sono una persona che sa godere della compagnia e della vita. Penso che ognuno di noi debba saper interpretare il suo ruolo nel contesto in cui è chiamato ad operare, che è già isterico per conto suo”.

Rolando Maran a differenza di tanti suoi colleghi non spreca aggettivi per promuovere la sua immagine, lui guarda il campo, solo quello ed è il suo riferimento principale. Un uomo tutto d’un pezzo in piena sintonia con l’ambiente ed il suo Presidente.

Qual è Rolando il giocatore più forte che hai incontrato da giocatore ? “ Baggio ".

E quali sono stati i tuoi amici di sempre in squadra ? “ Curti, Moretto, Zanin insieme abbiamo percorso un tragitto importante”

E quali sono stati i tuoi amici di sempre in squadra ? “ Curti, Moretto, Zanin insieme abbiamo percorso un tragitto importante”

L’apice di Maran come allenatore è stato alla guida del Catania, alla sua prima esperienza nella massima serie, qualche anno fa, quando con la squadra etnea realizzo ben 56 punti stabilendo il record della società in serie A.

Quali sono le caratteristiche del tuo Chievo ? “ Impegno, umiltà e coraggio “

Non credi che il calcio sia un po’ cambiato ? “ E’ cambiato fuori, non dentro…”

Vuoi dire che il business ha preso il sopravvento ? “ Si, ma credo anche che sia una cosa necessaria, frutto del sistema e dei tempi in cui viviamo.”

Rolando Maran per una volta ha derogato al suo principio di non rilasciare interviste prima delle partite. Allora grazie Rolando Maran, allenatore bravo e perbene, che la stampa ha associato in un prossimo futuro all’Udinese, sempre che non incroci lo sguardo di Campedelli.

Buona domenica Rolly ! E grazie per Theraux ( questo lo dico io, fuori intervista e senza avalli del mister clivense )

 

 

"Lorenzo Petiziol ©MondoUdinese

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