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Mattiussi e la ‘meglio gioventù’ bianconera

I gioielli dell’Udinese sono in vetrina in questo periodo. Alex Meret convocato in Azzurro per lo stage voluto dal ct, Antonio Conte; Simone Pontisso che ha esordito in a contro il Cagliari, Alexis Zapata stella del Mondiale Sub-20 in corso...

Monica Valendino

I gioielli dell'Udinese sono in vetrina in questo periodo. Alex Meret convocato in Azzurro per lo stage voluto dal ct, Antonio Conte; Simone Pontisso che ha esordito in a contro il Cagliari, Alexis Zapata stella del Mondiale Sub-20 in corso di svolgimento in Nuova Zelanda. Insomma la 'meglio gioventù' bianconera, che Luca Mattiussi conosce bene, visto che certi risultati sono anche merito suo.

Meret: è stata una sorpresa vederlo a Coverciano?

"Credo che nessuno si aspettasse la chiamata allo stage, al di là delle qualità indubbie che ha mostrato sempre Alex. Anche per questo è una soddisfazione doppia".

Quali sono le qualità del numero uno della Primavera?

"Dal punto di vista tecnico  credo sia giusto che parlino gli allenatori che l'hanno cresciuto. Al di la del talento è stato fatto un grande lavoro con lui. Dal punto di vista caratteriale è uno che cerca sempre di migliorarsi. Fin da ragazzino, da quando era nei giovanissimi, ha mostrato una maturità che è sopra la media, è la caratteristica migliore. Non è cambiato".

Simome Pontisso: cosa attenderci dopo l'esordio a Cagliari?

"Ha portato le paste in spogliatoio per festeggiare! E' stata una soddisfazione enorme, ma per questo dev'essere sempre riconoscente a mister Stramaccioni. Solo che adesso va azzerato tutto: deve dimostrare ancora di più le sue qualità per farsi trovare pronto anche dal nuovo tecnico. E' una ragazzo molto giovane, ha grande personalità, questo è assodato. Nel mio triennio di Primavera è quello che ha fatto più partite. Lui e Meret sono quelli che giocato di più, considerando che sono dei '97  è impressionante come dato".

Dove rende meglio?

"Il suo ruolo naturale è davanti alla difesa, vede il gioco, ha un gran lancio, ha un ottimo tiro da fuori, un playmaker che detta i tempi. Anche nell'amichevole di Lipsia, ha dimostrato grande personalità, non  si fa intimorire dall'ambiente. Non ha fatto danni all'esordio in A! Credo che questo debba essere preso come un complimento: non è mai, mai, facile esordire, per cui fare bene è già una grande soddisfazione, giocare libero di testa è un grande risultato".

Tra le stelle che stanno splendendo c'è anche Zapata. Quali le sue caratteristiche?

"Di Zapata non mi prendo però meriti! E' venuto con noi per alcune partite, ma si è allenato sempre in prima squadra. Ha un talento eccezionale, ha qualità tecniche importanti, il futuro è suo. Essendo un mancino, giocando a destra esprime il meglio, ma può anche giocare dietro al punta, ha tecnica e velocità".

Queste le stelle, ma c'è qualche altro nome che si dovrebbe fare?

"E' difficile fare nomi di singoli, si penalizza sempre qualcuno. Il gruppo ha lavorato tanto e la forza è stata proprio questa. Credo che tutti i giovani '97 e '89 abbiano fatto tanto e abbiano fatto più di quanto ci si aspettasse: Magnino, per esempio, ha giocato molto. Ma anche Zossi e Persian che è già un portiere convocato a Cagliari. Ha grosse qualità, ed è un solo un '97".

 

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