rubriche

Rossitto: Vincere fa piacere, ma l’importante è il campionato

Le sconfitte d’estate non possono far male. Lo dicono tutti, lo ribadisce Fabio Rossitto: “Penso che faccia sempre piacere vincere, ma l’obiettivo è lavorare per arrivare a punto all’inizio del campionato. Colantuono ha le...

Monica Valendino

Le sconfitte d'estate non possono far male. Lo dicono tutti, lo ribadisce Fabio Rossitto: "Penso che faccia sempre piacere vincere, ma l'obiettivo è lavorare per arrivare a punto all'inizio del campionato. Colantuono ha le idee chiare, ha personalità, questo gruppo penso possa fare bene".

Fabio, in attesa di trovare sistemazione adeguata dopo la splendida cavalcata col Pordenone, è appena tornato da Brunico dove ha osservato da vicino la preparazione di Roberto Mancini all'Inter. "Mi ha colpito l'intensità delle sedute, l'organizzazione che si mette in tutti i particolari. L'ho avuto come allenatore alla Fiorentina, e anche oggi rivedo in lui una grande voglia di insegnare, non credo che l'Inter possa essere vincente da subito, ma sotto il profilo del lavoro si sta facendo un grande lavoro sotto tutti i punti di vista".

Su Colantuono c'è estrema fiducia:  "A me dà l'idea di essere un allenatore vero, è uno che bada al sodo: seguendo la sua carriera si nota che fa rendere la squadra lungo tutto l'anno. Il modulo? Conta poco, si deve avere identità, questo è l'importante. Non si deve pensare agli altri, Colantuono sta convincendo i giocatori a giocare con una certa identità"

L'innesto principale è stato Zapata, che per Rossitto è il giocatore che mancava: "Zapata è un gran giocatore, anche fisicamente è importante: è la pedina che serviva. Avendo la fiducia dell'ambiente sarà stimolato a fare bene"

Infine uno sguardo sulla Serie A che verrà "La Juve e la Roma credo siano ancora una spanna sopra le altre: i giallorossi, soprattutto, hanno qualità in mezzo e davanti e questo ripaga sempre. Il Napoli ha cambiato percorso, se danno tempo a Sarri può venire fuori qualcosa di importante.  La Fiorentina mi incuriosisce: Paulo Sosa è da studiare, ha idee, ha sempre fatto un bel calcio e anche in estate ha improntato la squadra con la sua identità. L'Udinese? Può fare il suo bel campionato tranquillo, non so se è pronta all'Europa, ma può cominciare un percorso".

tutte le notizie di

Potresti esserti perso