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Ulivieri: Strama è uno che si applica sempre!

Presidente dell’Assocalciatori, politico (nota la sua passione-sinistra), soprattutto tecnico che ha attraversato tempi e moduli portando le sue squadre sempre a ottimi risultati, Renzo Ulivieri oggi guarda al calcio italiano con fiducia:...

Monica Valendino

Presidente dell'Assocalciatori, politico (nota la sua passione-sinistra), soprattutto tecnico che ha attraversato tempi e moduli portando le sue squadre sempre a ottimi risultati, Renzo Ulivieri oggi guarda al calcio italiano con fiducia: "Dal punto di vista tecnico a me pare che l'Italia sia in ripresa: lo dimostrano le squadre in Europa. Il campionato mostra novità, anche da parte delle piccole come Chevo e Empoli che hanno scelto il gioco per arrivare al risultato".

L'Italia però è anche 'caso-Parma': "E' stato gestito in base alle norme vigenti: forse con una maggiore attenzione sui controlli poteva essere evitato. Sono norme cambiate nel 2007 con il parere contrario dell'Assoallenatori: già allora avevamo avvisato dei pericoli, puntualmente è successo".

Nella lunga carriera di Ulivieri, c'è stato il Bologna. Nel 1994 in rossoblu c'era un  giovane che di nome faceva Andrea Stramaccioni..."Era un ragazzino! Purtroppo quando è salito in prima squadra ha subito un brutto infortunio, ma aveva stoffa. Po ha subito iniziato a studiare calcio per diventare tecnico, ce l'ha messa tutta, ha fatto pratica nei settori giovanili e questa è sempre un'esperienza importante e formativa: oggi sta consolidandosi anche se in questo mestiere non si smette mai di apprendere. Serve studiare di continuo, lui è uno che si applica sempre in questo".

In quel Bologna c'era anche un tale Roberto Baggio, diventato capocannoniere proprio con Ulivieri. Oggi Baggio è stato superato da Totò Di Natale nella classifica dei bomber di tutti i tempi. Chi l'avrebbe detto? "Baggio però è sempre Baggio. Non lo paragono con nessuno. Di Natale può somigliare più a Totti, per storia e modo di giocare".

Ulivieri, toscano, ha mai chiesto Di Natale, anche lui toscano d'adozione visto che è cresciuto a Empoli? "Non mi è mai riuscito di chiederlo per il semplice motivo che lui si è sistemato a Udine e da qui non si è mai voluto muovere: E' cresciuto a Empoli, lo conosco bene: credo debba molto tutti di gli allenatori che lo hanno cresciuto. E0 stato un giocatore da una carriera particolare, ha scelto di legarsi al Friuli, qui ha fatto cose eccezionali".

Udinese che in Italia è una mosca bianco...nera: "E' un club con una dirigenza avveduta: è un esempio nel firmamento del nostro calcio, ha saputo lavorare bene e ha prodotto calciatori importanti".

Quest'anno zero come è giudicato da fuori? "A tratti ha avuto momenti molto buoni, altri meno: ma è la storia dell'Udinese, d'altra parte quando lavori sui giovani è così. credo comunque sia da considerare una annata positiva".

Anno zero anche per lo stadio. Udine è pronta al nuovo impianto, in Italia si parla e non si costruisce. Ma gli impianti potranno trattenere i calciatori migliori? "I grandi campioni sono attratti da altri paesi non solo per gli stadi migliori. Abbiamo perso calciatori forti, ma è anche vero che c'è il risvolto della medaglia: gli allenatori si sono rimboccati le maniche per enfatizzare il gioco piuttosto che i singoli. Se andiamo a vedere le ultime prestazioni del Parma sta mantenendo un decoro e una dignità importanti grazie a Donadoni e ai calciatori. Ci sono buoni esempi anche qui".

In generale qual è l'allenatore attualmente una spanna sopra gli altri in Europa? "Per il coraggio e per l'innovazione rimane Guardiola. Anche Spalletti si avvicina: è innovativo, non si è mai fermato".

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