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Biagioni: moduli, chiacchiere da bar

Negli spogliatoi si dice sempre che contano le prime cinque e le ultime cinque gare in un campionato: è la regola non scritta del calcio. Le partite in mezzo non le ricorda mai nessuno! In casa Udinese può anche darsi che arrivati alla...

Monica Valendino

Negli spogliatoi si dice sempre che contano le prime cinque e le ultime cinque gare in un campionato: è la regola non scritta del calcio. Le partite in mezzo non le ricorda mai nessuno! In casa Udinese può anche darsi che arrivati alla salvezza, siano venute meno le motivazioni a qualche elemento. Poi è anche vero che in certi periodi tutto ti va storto, il gol di Lazaar del Palrmo è simbolico. Va anche ricordato che l'Udinese è una squadra attendista e fatica molto con compagini che giocano come lei in contropiede. L'obiettivo salvezza è stato però raggiunto, per cui adesso serve calma e serenità per finire al meglio la stagione.

Le nuove norme non contano nelle scelte fatte: in futuro si avranno rose di venticinque, ma un allenatore anche oggi alla fine si affida ai venti  che considera migliori. Il gruppo si costruisce così. Poi si può scoprire il talento o meno, ma numericamente il gruppo dei venti rimane tale.

Il modulo è una chiacchiera da tribuna: un allenatore lo adatta in base all'avversario. Difesa a tre o a quattro è uguale. Stramaccioni durante la settimana ha il polso dei suoi, sicuramente i cambi che fa, le scelte tattiche si finalizzano in base a quello che vede in settimana.

"Oberdan Biagioni @Mondoudinese

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