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Calori: Strama e Zac simili nella gestione del gruppo

Nel calcio di cose da cambiare io vedo che l’unica cosa da modificare è la regola sul  gol non gol. Potrebbe portare dei piccoli vantaggi sulle decisioni, poi il resto sono cose che si dicono ogni anno a metà campionato. Quando uno...

Monica Valendino

Nel calcio di cose da cambiare io vedo che l'unica cosa da modificare è la regola sul  gol non gol. Potrebbe portare dei piccoli vantaggi sulle decisioni, poi il resto sono cose che si dicono ogni anno a metà campionato. Quando uno subisce un torto alza la voce, se però capita a una piccola nessuno lo ascolta. Ci si perde in queste cose perché il calcio è ridotto tutto alla polemica. Tutto è un qualcosa di economico e si guarda lì, da noi in Italia non  esiste nemmeno un campionato medio, siamo inferiori a tantissimi tornei europei. Ma questo perché mancano i soldi che poi fanno comprare i campioni. E' il Dio denaro che comanda, è il Dio denaro che manca.

Udine è un modello, lo stadio è un completamento di una crescita esponenziale: sarà una casa che le darà lustro e  può creare una intelaiatura che può portare anche un trofeo. Io ci credo. Sarebbe la cosa giusta e meritata a completamento di un lavoro decennale. Si può anche coniugare questo agli ingaggi, non è automatico che per tenere i giocatori serva aumentare gli stipendi. Piuttosto serve un periodo di almeno tre anni per creare una squadra. Attualmente c'è un cambiamento generazionale, per cui serve tempo per dare continuità. Una similitudine tra Zacheroni e Strama la vedo proprio nella gestione del gruppo: entrambi hanno creato uno spirito giusto. Quando certi giocatori invecchiano, si fa fatica ad accettarlo: oggi la fortuna dell'Udinese è che Di Natale ha ancora motivazioni, poi Pinzi e Domizzi sanno guidare gli altri, senza contare Danilo e senza fare polemiche se vai in panchina. Fargli capire che non sono più protagonisti assoluti  è difficile, ma loro stanno accettando questo, è la dimostrazione del lavoro che si sta facendo sul gruppo. Vedremo a fine anno poi come continuerà la loro avventura, ma questo è un altro discorso.

La squadra andrà sicuramente puntellata: Allan è destinato a crescere ancora è un campione, Guilherme non so quanto possa crescere e trovo non non abbia ancora  un ruolo definito. I fatti però dicono che 28 punti non sono pochi, anche se serve ancora un'identità precisa, che si trova col tempo.

Sul mercato non credo che sia stato sbagliato comprare un giocatore formato: visto l'anno zero che si sta vivendo, meglio acquistare a giugno, dove magari trovi l'affare. E' arrivato Perica, magari diventa questo un giocatore in prospettiva.

Lazio-Udinese è una di quelle partite che possono determinare il campionato: se l'Udinese vincesse potrebbe giocare tranquilla e poi chissà, tutto è possibile. La Lazio se non vincesse riceverebbe in cambio una pressione che potrebbe diventare pericolosa, per cui ecco perché è una gara decisiva.

"Alessandro Calori @Mondoudiense

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