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Ci risiamo….

Ci risiamo. Prendere quattro gol in casa fa male, molto male.  E pensare che la giornata era cominciata con una standing ovation a Totò Di Natale che mi ha emozionato e fatto ricordare quanto questo nostro giocatore abbia avuto assai meno di...

Lorenzo Petiziol

Ci risiamo. Prendere quattro gol in casa fa male, molto male.  E pensare che la giornata era cominciata con una standing ovation a Totò Di Natale che mi ha emozionato e fatto ricordare quanto questo nostro giocatore abbia avuto assai meno di quanto meritasse, a livello nazionale e internazionale.

Per me rimane irraggiungibile, e la sua classe cristallina ha reso tantissime domeniche dei friulani gioiose e  indimenticabili.

Anche una targa per lui, per ricordare il sorpasso su Baggio con 206 gol, ora sarà pronta un’altra col 207. Ormai ha più targhe Totò che l’ACI. Il Di Natale-Day , Totò l’ha festeggiato con un altro gol e una sconfitta che non piace a nessuno.

Ormai il campionato è finito e gli stimoli sono già al mare.  Stramaccioni ha voluto fare esperimenti e spero che abbia tratto utili indicazioni da coloro che ha messo in campo.

Per intenderci con Gejio e Aguirre è come giocare a ciapanò. Mi svesto dal saio francescano dell’allenatore e lascio a Strama l’abilità di risolvere l’equazione aggiungendo la radice quadrata di Guillherme.

Non ci sono alibi per questo match perso contro la Samp, ma quattro gol fanno male, e ringrazio il pubblico di Udine, che mai ha smesso di santificare i suoi rappresentanti in campo. Grandiosi.

A scanso di equivoci ribadisco la regolarità del gol di Thereau, che entrato nel secondo tempo ha dato un sprintata alla squadra. E’ durata poco, poi la Samp ha dilagato per i gol fatti e quelli sbagliati.

Sa a qualcuno avesse l’impressione che sto tentando di giustificare la prova dell’Udinese si sbaglia.

Perdere così no, non mi piace. Se questi signori mandano in vacanza le motivazioni, è bene che le facciano rientrare subito senza cullarsi troppo sugli allori di una salvezza raggiunta, non fosse altro per rispetto di una società che li paga regolarmente e di una tifoseria sempre magnanime nei loro confronti.

Non voglio fare il sofista e salire sul pulpito a declamare sentenze, perché in fondo gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti, a cominciare dalla salvezza, per finire con la valorizzazione di alcuni giocatori come Allan, Piris, e Widmer.

A completare la giornata c’e stato il melodramma(che non è una rappresentazione in un frutteto) delle maglie. Capisco il business, ma col football americano e con i “Briganti” che lo praticano, non abbiamo nulla da spartire. L’Udinese è Bianconera e basta !

Non sopporto più le blasfemie sui nostri colori.

"Lorenzo Petiziol@Mondoudinese.it

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