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Fastidio Udinese

Non siamo in Danimarca, ma sento puzza di marcio. Tre giornate a Kone ? A dire il vero nel caso del greco è stato applicato il regolamento, molto alla lettera, ma è stato applicato. Una giornata per la doppia ammonizione e due giornate per aver...

Lorenzo Petiziol

Non siamo in Danimarca, ma sento puzza di marcio. Tre giornate a Kone ? A dire il vero nel caso del greco è stato applicato il regolamento, molto alla lettera, ma è stato applicato. Una giornata per la doppia ammonizione e due giornate per aver pomiciato con l’arbitro mettendogli le due mani all’altezza dei pettorali.

Che poi a pensare male spesso ci si azzecca, visto che giocheremo contro Juve Lazio e Napoli le prossime tre partite.

Non basta a giustificare il puzzo di marcio.

La mia impressione è che la Sala di Comando del nostro calcio sia ruvida con Gianpaolo Pozzo, reo di non aver aderito passivamente alle nuove regolamentazioni impartite dai maggiorenti del Palazzo. In parole povere l’Udinese non gradiva la normativa sulle comproprietà e neppure l’allargamento a 25 giocatori di cui una parte di provenienza locale. Escludo lo Stadio che può aver infastidito qualcuno.

Ma come l’Udinese si fa uno Stadio di Proprietà come la Juventus ? Un paragone fastidioso per una squadra di provincia che ha un bacino di utenza pari ad un quartiere di Milano. Traduzione : Giampaolo Pozzo o è troppo bravo o è troppo furbo.

Gianpaolo Pozzo e suo figlio Gino hanno uno spiccato senso imprenditoriale, capiscono di calcio come pochi e questo disturba, oh, se disturba.

Aggiungiamo la furbizia nel fare gli affari, che è fastidioso per chi non li sa fare, e il cerchio è bello che chiuso. Disturba anche che l’Udinese sia la società più sana, sotto il profilo economico di tutta la serie A.

Può essere simpatico o antipatico, ma la famiglia Pozzo il suo mestiere lo sa fare eccome, ma poiché in questo mondo italico l’invidia è come un salame che si taglia a fette, ecco che non avendo il titolo nobiliare di Metropolitani vanno tenuti a debita distanza.  Non sto scrivendo la trama di un film, ma le sensazioni che salgono a fior di pelle e mi creano un forte prurito.

Tutti rimproverano Pozzo perché fare affari con lui è difficile, come se Gianpaolo fosse l’allocco di turno della provincia al quale vai a rubare le galline.

Pozzo, dopo aver pagato pedaggio, al suo ingresso nel calcio che conta, con gli ingaggi dei vari Bertoni, Collovati, Gallego, Graziani, ha capito come funziona il giocattolo e si è comportato di conseguenza. E questo va ascritto a suo merito e capacità.

Non sto cercando di fare l’avvocato di Pozzo, che ne conta già parecchi e assai migliori del sottoscritto, ma sto cercando solo di spiegare l’astio che si sta riversando su quella squadra che in Italia viaggiava sull’onda della simpatia e che ora infastidisce perché è brava in tutta la sua organizzazione.

Rassegnatevi tutti, Pozzo and Family, piaccia o meno, non sbagliano un colpo. E non vanno neppure in cerca di Sceicchi !

Lasciateci in pace, signori del Calcio, a Udine sappiamo anche perdere, ma evitate di continuare a prenderci per i fondelli. Sette rigori contro e zero a favore significano pur qualcosa e se andate ad analizzare le partite, spesso pare di giocare in Cina, visti i tanti gialli che vengono propinati alla squadra bianconera. Meditate e non dico di rimediare perché in Friuli siamo abituati a far di bessoi !

" Lorenzo Petiziol@mondoudinese.it 

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