rubriche

Fedele: Dai ‘morti’ che ho incontrato ai campioni…

Quanti anni sono passati da quando sono arrivato a Udine per fare l’allenatore! Era una squadra di ‘morti’, però, poi, lavorando ho scoperto che alcuni avevano violini al posto dei piedi. L’Udinese con me ha cambiato...

Monica Valendino

Quanti anni sono passati da quando sono arrivato a Udine per fare l'allenatore! Era una squadra di 'morti', però, poi, lavorando ho scoperto che alcuni avevano violini al posto dei piedi.

L'Udinese con me ha cambiato strategie: prima prendevano giocatori a fine carriera, come fa il Milan adesso. Avevano pochi stimoli e poca voglia di lavorare, io ho suggerito di puntare sui giovani, con spirito di sacrificio ed arrivare a fare qualcosa. Pozzo poi ha raccolto e migliorato queste idee. Per la sua idea iniziale di calcio non so se sarebbe riuscito a portare l'Udinese dov'è.

Una mia scoperta è Bierhoff: lo ha visto Galantini, un mio osservatore. L'Ascoli era retrocesso, gli tiravano addirittura sassi. Io non ci credevo tanto, però lui ha avuto occhio.

Altre scoperte di cui vado fiero Pierini, Rossitto, Helveg, Statuto, che poi sono arrivati in azzurro. In un anno e mezzo quasi tutti hanno avuto soddisfazioni.

Poi Dell'Anno, un grande, ma a livello psicologico dovevi trattarlo in una certa maniera. Quando è stato ceduto all'Inter  ho subito pensato che avrebbe fatto bene a rimanere a Udine.

Nessun paragone con Muriel, Dell'Anno aveva voglia di lavorare, ma mentalmente andava in crisi. Specie se vai in grandi squadre, questo dovrebbe essere da monito per qualcuno...

Arrivando al 2014, il giudizio che dò a Muriel è che fin da subito è stato preso di mira e magari si è 'scazzato' secondo me. A volte bisogna essere psicologi con i giocatori, si deve fare attenzione ai giudizi e lui forse ha pagato a livello personale questo. Magari lui è così, è carattere, non è colpa sua.

Quest'anno è diviso in due: Guidolin ha fatto grandi cose nei primi tre anni, l'anno scorso no. Strama però a Genova ha dimostrato di avere le contro palle, si è giocato la  partita, poteva anche vincerla per cui bisogna fargli i complimenti: se hai coraggio vol dire che sei in grado di fare grandi cose. Per un giudizio bisogna aspettare, l'Udinese è un cantiere, si sta lavorando per cambiare dal passato.

"Adriano Fedele©Mondoudinese

 

 

tutte le notizie di

Potresti esserti perso