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Fedele: quella volte che Moggi a Roma mi disse…

Vorrei raccontare un aneddoto: era il campionato 1993/1994, noi eravamo mal messi in classifica, ci servivano punti per salvarci, ma anche la Roma non era messa bene erano gli anni in cui annaspava. Però per l’Uidnese era una gara chiave....

Monica Valendino

Vorrei raccontare un aneddoto: era il campionato 1993/1994, noi eravamo mal messi in classifica, ci servivano punti per salvarci, ma anche la Roma non era messa bene erano gli anni in cui annaspava. Però per l'Uidnese era una gara chiave. Io ero squalificato, in tribuna, la squadra si era imposta già nel primo tempo con un 2-0 firmato Pizzi e Branca, , Balbo era già passato a Roma ma in quella partita non fece nulla, era perfino sconsolato. A metà ripresa ero arrabbiato, dovevamo chiudere la gara, avevamo avuto altre occasioni, Moggi - allora ds giallorosso - mi si avvicina e mi chiede come va. Gli rispondo che ero deluso perché potevamo chiudere invece rischiavamo di prendere un gol e riaprire tutto. Lui, ridendo, mi rispose perché mi preoccupavo, dovevo stare tranquillo: con quella squadra la Roma non sarebbe andata da nessun a parte. Era vero, vincemmo, Balbo a fine gara non voleva nemmeno salire sul pullamn giallorosso, venne da me a parlare e per poco non saliva con noi....

Quelli erano altri tempi, oggi la Roma è forte, l'Udinese è affermata nel calcio. C'è però il caso Muriel dove c'è poco da dire: fin da subito l'hanno aggredito dicendogli che era fuori peso, lui si è adagiato, non ha stimoli ed è meglio per lui e per la società se va via. Sono quelle situazioni che capitano. Lui aveva aspettative, Guidolin non lo vedeva, quest'anno non rende, allora avrà pensato che è meglio andare via. Oggi poi i giocatori hanno tutele, sono loro che comandano.

"Adriano Fedele

©Mondoudinese

 

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