Galderisi: Udinese e Lazio, due modelli simili e diversi

Lazio-Udinese, gara che vedrà molti stranieri in campo. I tempi cambiano, si va incontro alla globalizzazione, il mondo lo richiede: tutti abbiamo il rammarico nel vedere pochi italiani, ma per questo dobbiamo valorizzare i vivai. L'Udinese lavora sui giovani, stranieri o italiani che siano, li cresce e poi li vende. Questo è un progetto con la 'p' maiuscola. La Lazio sta cercando una sua dimensione, ha un ottimo allenatore, non deve cambiare rotta.

Sono due realtà completamente diverse, la cosa principale è dare continuità alle idee: anche Lotito deve farlo, non si deve cambiare itinerario in base ai risultati, sotto certi aspetti l'Udinese è più solida, la Lazio deve vincere sempre per cui è più difficile perseguire l'obiettivo.

Pozzo fa benissimo però ad alzare l'asticella col nuovo stadio: tutti devono alzare le asticelle, gli obiettivi sono quello di cui si nutrono i giocatori, per cui ben venga cambiare anche la politica per riuscire ad emergere.

Domenica sarà una partita da vedere: l'Udinese gioca sempre il suo calcio, in questo campionato può succedere di tutto, adesso le gare sono più complicate perché la Lazio, ma tutte le squadre, giocano col coltello tra i denti. Però se i capitolini sono riusciti a dare continuità arrivando in alto, c'è tempo e modo per riuscirci anche per l'Udinese che ultimamente è stata penalizzata da episodi, ma il gioco e la compattezza di squadra ci sono.

Sulla Nazionale parlo di una federazione che deve avere un ct per costruire qualcosa: sarebbe una sconfitta perdere Conte. Non è Guidolin il problema, certo che sarebbe l'ideale come alternativa, ma potrebbe allenare chiunque, è talmente esperto che non ha limiti di scelta. E' però  alla basedella FIGC  che serve dare certezze, per cui se si è presa una  strada e si deve andare avanti.

"Nanu Galderisi@Mondoudinese