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Giannichedda: Lazio e Udinese, troppe polemiche gratuite

La Lazio di oggi è mutata tanto. Sono due contesti storici diversi quelli tra la precedente gestione e questa: con Cragnotti la Lazio era una delle prime tra le sette sorelle. Poi i conti non sono stati esemplari, è arrivato Lotito, ha risanato...

Monica Valendino

La Lazio di oggi è mutata tanto. Sono due contesti storici diversi quelli tra la precedente gestione e questa: con Cragnotti la Lazio era una delle prime tra le sette sorelle. Poi i conti non sono stati esemplari, è arrivato Lotito, ha risanato la società, inquadrando la squadra in un contesto diverso da quello precedente.

Pozzo a Udine anche se non ha vinto, lo ha fatto lo stesso con tutte le qualificazioni europee ottenute. Il suo successo è questo, non si può pretendere di vincere, almeno con questo bacino d'utenza.

Le contestazioni: a Roma per quanto riguarda Lotito, conta molto il derby. La rivalità fa la differenza a Roma, lui ha promesso forse cose che non si potevano avere. Ai tifosi devi sempre dire la verità, altrimenti, con la Roma che va meglio, fai nascere la contestazione. Abituati a Cragnotti, si è passati ad altre prospettive e alla fine però si deve guardare i conti. Vediamo il Parma....

Per Pozzo non capisco chi diffida in lui: vero che qualcuno chiede di alzare l'asticella, ma si creerebbe un effetto al rialzo che è difficile da mantenere. Sanchez non poteva essere trattenuto per nemmeno un anno in più, per esempio. Col Barcellona non puoi competere.

La mentalità dell'Udinese è fare plusvalenze e reinvestire, comprando sempre tanti giocatori da formare. Io sono arrivato dalla Serie C e questa politica ha fatto ottenere successi che si chiamano anche solo qualificazioni in Europa, Champions soprattutto. Certo un trofeo sarebbe bello, ma guai a non essere grati a Pozzo.

Sulle polemiche a volte gratuite dico che a Udine come a Roma ovviamente si parla e si vive anche di calcio: non è un problema parlarne troppo, ma il parlarne male. Si cerca la polemica gratuita, è il gioco delle parti. A una tv piace creare la polemica per avere un po' di dibattito e questo non è bello, perché poi si parla senza cognizione di causa. Se la polemica è costruttiva è una cosa, altrimenti si fa cagnara e basta. Serve equilibrio, a Udine come da altre parti si crea la discussione dove non serve.  Si spara a zero su tutto anche dove non è vero, si cerca il mostro anche dove non c'è. Anzi si dovrebbe parlare onestamente e chiaramente, ma purtroppo la comunicazione va al contrario, non solo nel calcio.

Udinese-Lazio sei allenatori, sei storie:  Maestrelli semplicemente 'il maestro, anche se io non lho conosciuto se non per i racconti che mi hanno fatto di lui.  Eriksson  grande e basta, Zoff un grande uomo oltre che grande rispetto per la persona e per come gestiva la squadra. Poi Zaccheroni è stato un precursosre, una guida per me. Mi è perfino difficile parlare di lui tanto gli sono legato.  Guidolin un innovatore, oggi a Udine c'è un romanista,  Stramaccioni: è giovane e preparato, farà grandi cose, ne sono certo. Io sono stato fortunato ad avere avuto allenatori che mi hanno dato molto e credo che Strama sia sulla linea di Zac e quelli nominati per quello che sta dimostrando anche nelle difficoltà.

Arrivando alla gara di domenica è uno spartiacque per l'Udinese: vinci e ti avvicini alle coppe, perdi e ti allontani definitivamente. La Lazio cerca il terzo posto, ma lo trovo difficile. E' una gara dove può perdere di più solo l'Udinese.  Non stanno bene entrambe, sarà una partita molto tattica, per mentalità però tutte e due cercheranno i tre punti.

"Giuliano Giannichedda@Mondoudinese

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