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Poggi: il Parma non doveva essere iscritto. Udinese attenta al Cesena

Al di là di tutto, la vergogna della situazione del Parma parte da lontano:  esistono gli organi di controllo e la società non aveva nemmeno ottenuto la licenza Uefa. Non capisco come sia stata iscritta al campionato. Mi auguro che ai piani...

Monica Valendino

Al di là di tutto, la vergogna della situazione del Parma parte da lontano:  esistono gli organi di controllo e la società non aveva nemmeno ottenuto la licenza Uefa. Non capisco come sia stata iscritta al campionato. Mi auguro che ai piani alti qualcuno dia una risposta vera. Ma c'è un problema ora da risolvere: più che sapere cosa dirà la Federazione, si deve chiedere ai giocatori cosa vogliono fare. 

Ovviamente da oggi si può pensare che, per quanto onesto sia un giocatore, ha paura di scendere in campo per situazioni delicate che vanno dal suo futuro a possibili infortuni.Al di là che sono milionari, ma hanno visto poi lesa la loro dignità. Sono stati presi per i fondelli da dirigenti autorizzati dalla Federazione. Ora magari gli si impone di giocare: ma cosa sta facendo chi comanda? A cosa pensa, a salvare una faccia persa? Ovviamente è una situazione tipica italiana. Siamo qui  decidere se togliere la spina al Parma, ma qualcuno dovrebbe comunque dare le dimissioni ai livelli alti. Purtroppo in Italia non succede e non gli importa che una città rimanga senza la squadra. E intanto permettono a un  presidente di parlare. Ma chi paga oggi? In Lega Pro fanno rispettare le regole in maniera puntigliosa, ma il Parma è in A: cosa c'è che non va? In Italia il fatto è che le decisioni nessuno le prende, guardiamo neve, per esempio,  a Tsipras in Grecia e a cosa fatto.

L'Udinese in questo momento prima di parlare deve pensare: è vittima involontaria, ma non si può accettare passivamente la decisione di altri. Non credo che la proprietà stia zitta, parlerà quando servirà. Ma questa è una situazione talmente delicata dove serve un momento di attesa per capire.

Domenica la voglia di campo prenderà il sopravvento per i ragazzi, nonostante la sosta forzata. Di solito è così. Certo quando sai che la sosta c'è per via del calendario,è una cosa,  ma quando invece te la bloccano improvvisamente, devi trovare la voglia di campo.

Ciò non toglie che i tre punti vanno fatti per evitare polemiche gratuite nate a Udine. Il problema che c'è nel calcio è l'imponderabile. L'atteggiamento mentale sarà adeguato, ne sono certo conoscendo Stramaccioni,  ma c'è anche la pressione di fare risultato. L'impatto sarà determinante. La delicatezza e la linea sottile dipende dai 90 minuti giocati con continuità. In campo non esiste classifica, hai avversari ai quali non devi consegnare nulla, nemmeno un pallone. Dev'essere una gara equilibrata mentalmente e senza permettere agli altri di prendere coraggio.

"Paolo Poggi @Mondoudinese

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