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Pozzo-Lotito

Sono meravigliato dai dissensi che sono piovuti a Gianpaolo Pozzo per aver espressi stupore sull’intercettazione della telefonata di Lotito. Al suo stupore aggiungo il mio. A parte le valutazioni di Lotito, che non mi sembrano affatto...

Monica Valendino

Sono meravigliato dai dissensi che sono piovuti a Gianpaolo Pozzo per aver espressi stupore sull’intercettazione della telefonata di Lotito.

Al suo stupore aggiungo il mio.

A parte le valutazioni di Lotito, che non mi sembrano affatto pellegrine, come si può giustificare una intercettazione telefonica con tanto di pubblicazione.

Questo è diventato lo stato delle banane, dove le regole sono fatte dal primo che si alza alla mattina. E’ una vergogna!

Non pensiate, voi che leggete, di non correre questo rischio.

E poi ci fanno firmare carte su carte per salvaguardare la privacy ?

Siamo al ridicolo, siamo a Carnevale, che da noi pare duri tutto un anno.

Lotito,si sa, è stato illuminato dal dono di onnipotenza, ma le sue affermazioni criptate non sembrano così lontane dalla realtà.

Non entro nel merito della meritocrazia, che dovrebbe esistere in ogni settore lavorativo, ma l’avvento di squadre di piccolo cabotaggio, in qualche modo rompono i già precari equilibri dell’economia calcistica.

Onore al Carpi o al Frosinone se meritano la serie A, ma mi domando, quando la Lega si deciderà di riformare i campionati e portarli a 18 squadre per avere una maggiore sostenibilità economica e tempo per stage delle Nazionali ? E ancora, quando si ritornerà al sorteggio integrale degli arbitri.

Giova ricordare che nell’ultimo anno del sorteggio arbitrale lo scudetto lo vinse il Verona.

Può bastare ? Ora con questo sistema, a dir poco inquietante, quando mai Udinese, Sassuolo o lo stesso Verona potrebbero vincere lo scudetto ? Mai !

Un campionato ridotto a 18 squadra inoltre consentirebbe una maggiore distribuzione economica delle risorse finanziarie a beneficio di tutti, anche delle serie minori.

Non vale di certo il paragone con l’Inghilterra o Germania o Spagna dove i parametri sono assai diversi, come le tasse che le società calcistiche devono pagare allo stato.

E’ una Lega imbalsamata dalle poltrone, come avviene anche in politica, che non ha il coraggio di assumere alcuna decisione, come la tecnologia del pallone dentro o fuori che sor Gianpaolo Pozzo aveva sperimentato con successo fin dai tempi in cui Blatter portava i pantaloni corti.

Ora pare che qualcuno si muova, con colpevole ritardo.

Lotito non sarà simpatico, ma stupido non lo è.

E anche stavolta l’esternazione di Pozzo ha centrato nel segno, piaccia o non piaccia, ai benpensanti di turno.

Lorenzo Petiziol@Mondoudinese

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